Il Gruppo Intesa Sanpaolo archivia il 2024 con un utile netto in crescita del 12,2% a 8.666 milioni (7.724 milioni nel 2023).
Gli interessi netti sono stati pari a 15.718 milioni, in crescita del 6,9% a/a, mentre le commissioni nette sono salite del 9,4% a 8.576 milioni.
I proventi operativi netti sono pari a 27.107 milioni, in aumento del 7,5%, mentre i costi operativi ammontano a 11.570 milioni, in aumento dell’1,3% rispetto al 2023.
Il risultato della gestione operativa ammonta a 15.537 milioni, in crescita del 12,5% anno su anno.
Il cost/income ratio nel 2024 è pari al 42,7%, rispetto al 45,3% del 2023.
Il risultato netto consolidato è pari a 8.666 milioni e si confronta con i 7.724 milioni del 2023.
Dal lato patrimoniale, il complesso dei crediti deteriorati a fine dicembre 2024 ammonta a 4.920 milioni, in diminuzione dell’1,2% rispetto al 31 dicembre 2023. In quest’ambito, i crediti in sofferenza ammontano a 1.120 milioni, rispetto ai 940 milioni del 31 dicembre 2023.
I coefficienti patrimoniali al 31 dicembre 2024 – calcolati deducendo dal capitale 3 miliardi di acconto dividendi 2024 pagato a novembre 2024 e 3,1 miliardi di saldo dividendi 2024 proposto – risultano pari a:
– 13,9% per il Common Equity Tier 1 ratio (13,7% a fine 2023),
– 16,5% per il Tier 1 ratio (16,3% a fine 2023),
– 19,7% per il coefficiente patrimoniale totale (19,2% a fine 2023).
Deducendo dal capitale anche 2 miliardi di euro di buyback da avviare a giugno 2025, i coefficienti patrimoniali al 31 dicembre 2024 risultano pari a:
– 13,3% per il Common Equity Tier 1 ratio,
– 15,8% per il Tier 1 ratio,
– 19% per il coefficiente patrimoniale totale.
Il Cda ha deliberato di proporre alla prossima assemblea la distribuzione di 17,1 centesimi di euro per azione, come saldo dividendi (che si aggiunge a 17 centesimi di acconto pagato a novembre 2024) e l’esecuzione di un acquisto di azioni proprie da avviare a giugno 2025 pari a 2 miliardi di euro.