Avvio in flessione per le principali borse europee in scia agli annunci di Trump sui dazi e alle contromosse cinesi.
A Milano, il Ftse Mib cede l’o 0,4% a 36.085 punti, negativo come il Ftse 100 di Londra (-0,4%), preceduti dal Cac 40 di Parigi (-0,1%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,1%). Resiste invece alle vendite il Dax di Francoforte (+0,1%).
Restano monitorate le tensioni commerciali, con il presidente Usa che ha congelato i dazi al Messico e al Canada, lasciando al 10% quelli sulla Cina che ha già risposto imponendo dal 10 febbraio tariffe su alcuni prodotti statunitensi come petrolio, gas naturale liquefatto, attrezzature agricole e auto. Al contempo, Trump starebbe prendendo in considerazione l’ipotesi di imporre una tariffa del 10% all’Unione europea, anche se l’accordo non sarebbe ancora chiuso.
Occhi allo stesso tempo sulle banche centrali dopo la parole del presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, secondo cui la banca centrale dovrebbe procedere con maggiore cautela nell’abbassare i tassi, in mezzo alla crescente incertezza introdotta dall’amministrazione Trump.
Nella serata di oggi sono attesi i discorsi del presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, e dell’omologo della Fed di San Francisco, Mary Daly.
Giornata scarna di appuntamenti macro: nel pomeriggio usciranno i dati sugli ordini di fabbrica Usa di dicembre.
Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,031 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 155,5. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,2%) a 75,0 dollari al barile e il Wti (-2%) a 71,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 110 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,52%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio STM (+2,2%), seguita da TIM (+1,5%) e Leonardo (+1,1%), in coda Campari (-1,4%), Ferrari (-1,3%) il cui Cda si riuniscono per approvare il bilancio 2024, Stellantis e Prysmian (-1,1%).