Mercati – Chiusura perlopiù positiva per gli eurolistini, Milano -0,4%

Gli eurolistini chiudono perlopiù in rialzo mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 36.581 punti (-0,4%) in calo come il CAC 40 di Parigi (-0,2%). Chiudono sopra la pari l’Ibex 35 di Madrid (+1,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%), il DAX di Francoforte (+0,4%).

Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,2%, lo S&P 500 procede invariato mentre il Nasdaq cede lo 0,1%.

Sempre sul fronte geopolitico, occhi anche sulla situazione a Gaza, dopo che ieri il presidente americano, a seguito dell’incontro con Netanyahu, ha affermato che il piano prevede di prendere il completo controllo della striscia e di trasferire permanentemente i palestinesi, minacciando anche l’Iran qualora dovesse intervenire.

Sul fronte macro, nella settimana al 31 gennaio l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato un incremento del 2,2%, dopo il -2% della settimana precedente.

A gennaio l’indice ISM dei servizi degli Stati Uniti ha registrato un valore di 52,8 punti, in calo, contro il consensus (54,2 punti), rispetto ai 54 punti di dicembre.

Nell’Area Euro, a dicembre, i prezzi alla produzione sono aumentati dello 0,4% su base mensile, meno delle attese (+0,5%) e dopo il +1,7% di novembre. Su base annua, l’indice ha rivelato una variazione nulla, sopra il consensus (-0,1%), a fronte del -1,2% del mese precedente.

Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,041, il dollaro/yen scende a 152,3. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-2,0%) a 74,6 dollari e il Wti (-2,2%) a 71,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 109 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,45%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Inwit (+1,2%), Italgas (+1,1%), Telecom Italia (+1,1%), A2a (+1,1%) mentre chiudono in coda Nexi (-3,1%), seguita da Campari (-2,5%), Iveco Group (-2,3%), Stmicroelectronics (-2,0%).