Mercati – Prevista partenza contrastata per l’Europa, occhi su MPS, Fineco e Unicredit

Prevista partenza contrastata per le principali borse europee con il sentiment diviso tra guerra commerciale, agenda macro e trimestrali.

Chiusura ieri positiva a Wall Street con il Nasdaq  a +1,4%, l’S&P 500 a +0,7% e il Dow Jones a +0,3%.

Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +0,1%; Shanghai, in riapertura dopo il Capodanno lunare, viaggia a -0,6%, seguita da Hong Kong (-1%).

Restano monitorate le tensioni tra Usa e Cina mentre Trump ha dichiarato di non avere fretta di parlare con Xi Jinping e che colloquierà con il presidente del Paese asiatico al momento opportuno.

Il servizio postale statunitense ha intanto inaspettatamente sospeso, fino a nuovo ordine, l’accettazione di pacchi provenienti da Cina e Hong Kong. Tra questi, sono inclusi quelli sotto gli 800 dollari, ovvero di minor valore e quindi esenti da dazi Usa ma che sono alla base del business di big come Shein e AliExpress.

Sempre sul fronte geopolitico, occhi anche sulla situazione a Gaza, dopo che ieri il presidente americano, a seguito dell’incontro con Netanyahu, ha affermato che il piano prevede di prendere il completo controllo della striscia e di trasferire permanentemente i palestinesi, minacciando anche l’Iran qualora dovesse intervenire.

Dall’agenda macro, attesi dalle ore 09:45 alle 10:30 i PMI servizi e composito di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Regno Uniti, gennaio finale; alle 09:55, in Italia, le vendite al dettaglio di dicembre; alle 11:00, nell’Eurozona, i prezzi alla produzione, dicembre; negli USA, alle 13:00, le richieste settimanali mutui MBA, gennaio finale; alle 15:45 i PMI servizi e composito, gennaio finale; alle 16:00, l’ISM servizi, gennaio.

Focus anche sulle trimestrali, in vista dei conti di Amazon di domani e con Alphabet crollata di oltre il 7% nell’after-hours di Wall Street dopo aver registrato la crescita più bassa dal 2023 e leggermente sotto le attese.

A Piazza Affari, da monitorare MPS e Finecobank nel giorno del preconsuntivo,  oltre a Unicredit che, in base alla normativa della golden power, ha notificato al governo italiano l’offerta promossa su Banco Bpm.