I futures sull’azionario americano cedono lo 0,1-0,7%, preannunciando un avvio negativo a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare alle tensioni commerciali, all’agenda macro e alle trimestrali.
Chiusura positiva ieri per i principali indici oltreoceano, con il Nasdaq a +1,35%, lo S&P 500 a +0,7% e il Dow Jones a +0,3%.
Restano monitorate le tensioni tra Usa e Cina mentre Trump ha dichiarato di non avere fretta di parlare con Xi Jinping e che colloquierà con il presidente del Paese asiatico al momento opportuno.
Sempre sul fronte geopolitico, occhi anche sulla situazione a Gaza, dopo che ieri il presidente americano, a seguito dell’incontro con Netanyahu, ha affermato che il piano prevede di prendere il completo controllo della striscia e di trasferire permanentemente i palestinesi, minacciando anche l’Iran qualora dovesse intervenire.
Sul fronte macro, nella settimana al 31 gennaio l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato un incremento del 2,2%, dopo il -2% della settimana precedente.
Attesi inoltre l’ISM Servizi di gennaio e i dati finali per lo stesso mese sui PMI Servizi e Composito di S&P Global.
Focus anche sulle trimestrali, in vista dei conti di Amazon di domani e con Alphabet che cede il 7% nel pre-market di Wall Street dopo aver registrato la crescita più bassa dal 2023 e leggermente sotto le attese.