Mercati asiatici – Tonici con il ritorno della propensione al rischio

Seduta tonica per le principali borse asiatiche in scia alla chiusura positiva di ieri a Wall Street.

Shanghai  e Shenzhen guadagnano rispettivamente l’1,3 e il 2,3%, seguite da Hong Kong (+1%) e il Giappone con il Nikkei a +0,6% e il Topix a +0,3%.

Oltreoceano,  il Dow Jones ha terminato a +0,7%, l’S&P 500 a +0,4% e il Nasdaq a +0,2%.

A spingere gli acquisti sui listini asiatici è il ritorno della propensione al rischio nonostante restino le tensioni commerciali.

La Cina ha intanto avanzato un reclamo all’Organizzazione mondiale del commercio contro i dazi aggiuntivi del 10% imposti dagli Usa e la rettifica di valore dell’esenzione dalle tariffe per i pacchi di importo minore, ritenendo che tali mosse siano “protezionistiche” e violino le regole dell’Omc.

Resta l’attenzione anche sulla politica monetaria dopo le parole del membro del consiglio della Banca del Giappone, Naoki Tamura, secondo cui l’1% non è il livello definitivo di tasso neutrale per l’economia, sottolineando allo stesso tempo che il rischio di rialzo dei prezzi sta aumentando gradualmente.

Ulteriori spunti sono attesi dalla trimestrali con i conti odierni di Amazon e dagli interventi di Christopher Waller e Lorie Logan della Federal Reserve.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,038 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 152,6. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,3%) a 74,8 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 71,3 dollari.