Mercati asiatici – Bene Cina e Hong Kong, giù il Giappone

Seduta a due velocità per le principali borse asiatiche in scia alla chiusura mista di ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente l’1,0 e l’1,6%, seguite da Hong Kong (+1%). Vendite invece sul Giappone con il Nikkei a -0,6% e il Topix a -0,7%.

Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,5%, l’S&P 500 a +0,4% mentre il Dow Jones ha ceduto lo 0,3%.

Le azioni tecnologiche cinesi hanno spinto i listini sulla scia dell’interesse suscitato dal modello di intelligenza artificiale a basso costo di DeepSeek, la startup accusata di aver rubato i dati da Chat Gpt 4.0 e di essere collegata direttamente al governo di Pechino.

Intanto, sul fronte della politica monetaria, la Reserve Bank of India, come previsto, ha tagliato i tassi repo di 25 punti base al 6,25% a febbraio, la prima riduzione da maggio 2020. La mossa ha portato i costi di prestito ai minimi dal 2023, con l’obiettivo di contrastare il rallentamento della crescita economica.

C’è attesa per l’aggiornamento odierno sulle buste paga (non agricole) statunitensi per capire il prossimo orientamento della Fed rispetto ad un possibile taglio dei tassi.

Sullo sfondo restano i timori per la guerra commerciale e tecnologica fra gli Usa e la Cina.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,038 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 151,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 74,7 dollari al barile e il Wti (+0,6%) a 71 dollari.