Mercati – Chiusura negativa per le borse europee, Milano -0,2%

Gli eurolistini chiudono in ribasso simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 37.056 punti (-0,2%), in calo come il Dax di Francoforte (-0,6%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), il CAC 40 di Parigi (-0,4%), il Ftse di Londra (-0,3%).

Oltreoceano, il Nasdaq cede l’1,2%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,6%.

Gli investitori stanno valutando il report di gennaio sul lavoro statunitense diffuso oggi pomeriggio e che ha evidenziato la creazione di 143mila posti di lavoro nel settore non agricolo (Non Farm Payrolls), al di sotto rispetto ai 169mila stimati e ai 307mila di dicembre.

Il tasso di disoccupazione, calcolato su diversa base statistica, è sceso al 4%, a fronte di un 4,1% sia del mese precedente sia del consensus.

Dati che, seppur contrastanti, non intaccano la solidità del mercato del lavoro a stelle e strisce e che non dovrebbero spingere la Fed a optare per un taglio ai tassi nella riunione del prossimo mese.

Dall’agenda macro odierna, si rileva inoltre che a dicembre il dato finale sulle scorte all’ingrosso statunitensi ha evidenziato un -0,5% su base mensile, in linea al consensus e al preliminare. Il dato finale di novembre si era attestato a -0,1%.

Nello stesso mese, la produzione industriale tedesca è calata del 2,4% su base mensile, a fronte del -0,6% delle attese e del +1,3% del mese precedente.

Sempre a dicembre, in Francia, la bilancia commerciale ha riportato un deficit di 3,9 miliardi, in miglioramento oltre le attese (5,3 miliardi) dai 6,3 miliardi di novembre.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,033, il dollaro/yen a 151,2. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,2%) a 74,4 dollari e il Wti (+0,2%) a 70,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 109 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,47%.

Tornando a Piazza Affari, guida Iveco Group (+21,5%) in scia ai conti, seguita da Telecom Italia (+6,3%), Banca Popolare di Sondrio (+5,4%), Buzzi (+3,8%) mentre arretrano in particolare Bper Banca (-7,6%), Nexi (-4,4%), Finecobank (-4,0%), Inwit (-3,6%).