Gli eurolistini chiudono in rialzo, simili all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 37.242 punti (+0,5%), in rialzo come il Ftse 100 di Londra (+0,8%), il DAX di Francoforte (+0,7%), il CAC 40 di Parigi (+0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,1%, lo S&P 500 lo 0,6%, il Dow Jones lo 0,2%.
Gli operatori restano intenti a valutare l’annuncio di Trump su dazi del 25% su acciaio e alluminio oltre che su tariffe reciproche per i prossimi giorni, tra le speculazioni secondo cui tali mosse potrebbero aumentare l’inflazione e limitare la capacità della Federal Reserve di tagliare i tassi di interesse.
Sul fronte macro, cresce l’attesa per i dati di gennaio sui prezzi al consumo Usa, in calendario mercoledì, con gli investitori intenti a monitorare l’evoluzione dell’inflazione americana e le conseguenti potenziali mosse sui tassi della Federal Reserve.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,031, mentre il dollaro/yen sale a 151,7. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,9%) a 76,1 dollari e il Wti (+2,0%) a 72,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 109 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,45%.
Tornando a Piazza Affari, guida Tenaris (+4,85%), seguita da Interpump (+2,4%), Ferrari (+2,05%), Iveco (+2,0%), mentre chiudono in coda Pop. Sondrio (-4,1%), Banco BPM (-1,9%), Nexi (-1,8%), Bper Banca (-1,6%).