Avvio in frazionale rialzo per le principali borse europee con lo sguardo alle vicende internazionali.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 37.132 punti, in linea con l’Ibex35 di Madrid (+0,2%) e preceduto dal Dax di Francoforte (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%).
Sul sentiment continuano a pesare le tensioni commerciali dopo che Trump ha dichiarato che da oggi 10 febbraio gli Stati Uniti applicheranno una tariffa del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, anche da Canada e Messico. Intanto, sempre oggi, prendono il via i dazi aggiuntivi al 10% sulle merci cinesi annunciati in precedenza.
Nei prossimi giorni, “probabilmente domani o mercoledì”, gli Usa imporranno anche tariffe reciproche sulle importazioni di prodotti nei casi in cui un altro Paese abbia applicato dazi su merci statunitensi.
Occhi, questa settimana, anche sulla testimonianza semestrale di Powell al Congresso Usa in una fase in cui i funzionari sembrano non avere fretta di allentare ulteriormente la politica monetaria. Il tutto dopo che il job report diffuso venerdì scorso, seppur contrastante, non ha messo in dubbio la solidità del mercato del lavoro a stelle e strisce.
Nuovi spunti sono attesi dai dati sull’inflazione Usa in agenda mercoledì.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,031 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 152,2. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,7%) a 75,2 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 71,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 109 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,46%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Iveco (+3,3%) seguita da Buzzi (+1,6%) e Tenaris (+1,2%). Vendite in particolare su Bper (+1,5%), Popolare di Sondrio (-1,2%) e Banco Bpm (-1,1%).