Wall Street chiude la sedutà di venerdì in rosso, dopo il timido rimbalzo di giovedì, trascinata a ribasso dalle preoccupazioni sull’inflazione e dall’effetto dei dazi per l’economia a stelle e strisce.
L’S&P 500 ha chiuso così a +0,95%, il Nasdaq a +1,36% e il Daw Jones a -0,99%.
Un pessimismo che non colpisce solo gli operatori ma, come riportato da un report dell’universita del Michigan venerdì, anche i consumatori americani si aspettano un’inflazione in aumento sino al 4,3% nell’anno appena iniziato.
Un dato che supera di un intero punto le previsioni dei consumatori del mese scorso, ed è il secondo aumento consecutivo di tale entità.
Trump ha provato a calmare le acque annunciando una conferenza stampa che si terrà all’inizio di questa settimana, per spiegare le prossime mosse sui dazi.
I dati sull’inflazione seguono la pubblicazione del Job Report uscito giovedì che ha evidenziato un netto calo nelle nuove assunzioni rispetto a dicembre. L’analisi ha però mostrato anche degli aspetti positivi con il tasso di disoccupazione in calo e un aumento degli stipendi.
Tutti questi dati potrebbero per ora permettere alla Fed di mantenere i tassi stabili in attesa di ulteriori dati. La banca centrale infatti a inizio anno aveva avvisato che nel 2025 avrebbe effetuato meno tagli rispetto al 2024, motivando la scelta a causa dei rischi sull’inflazione.
Tornando all’azionario crolla Amazon (-4,2%), una delle società più impattanti di Wall Street. La multinazionale ha superato le stime degli analisti per il 2024 ma non ha raggiunto le aspettative sulle previsioni per il 2025.
Sotto pressione anche il settore delle costruzioni. Le preoccupazioni su un aumento dell’inflazioni e quindi dei tassi di interesse (che impatta direttamente sulle possibilità di spesa per nuove abitazioni dei cittadini americani) pesano in particolare su D.R. Holton (-5%) e Lennar (-4,2%).
Sul fronte dei vincitori venerdì troviamo Expedia Group, società tech che compara i prezzi di alberghi, voli, spettacoli e molti altri beni per i consumatori. Il gruppo è schizzato al rialzo del 17,3% dopo aver pubblicato utili superiori alle attese per l’ultimo trimestre 2024.
Passando alle materie prime il Brent ha chiuso venerdì a +0,5% a 74,66 dollari al barile e anche stamattina il future è in leggero rialzo a +0,52%. Trend simile per il Wti che ha chiuso l’ultima seduta della scorsa ottava a +0,23% a 71,16 dollari al barile e stamattina è in rialzo dello 0,55%.
Tra i metalli preziosi l’oro ha chiuso l’ultima seduta a +0,17% a 2.892,39 dollari l’oncia. In deciso calo l’argento a -0,95% a 32,135 dollari l’oncia.
Infine questa mattina sul Forex l’euro/dollaro è flat a 1,032 e il dollaro/yen sale a 151,8.