Le borse europee proseguono incerte a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in territorio negativo.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 37.278 punti, flat il Cac 40 di Parigi e l’Ibex35 di Madrid, mentre cedono leggermente il Dax di Francoforte (-0,04%) e il Ftse 100 di Londra (-0,06%).
Gli investitori continuano a valutare i potenziali effetti a catena dei dazi sul commercio globale, sugli utili aziendali e sull’inflazione dopo che Trump ha imposto tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio da tutti i paesi, compresi i principali fornitori Messico e Canada, dal 12 marzo, ammettendo tuttavia che potrebbe considerare un’esenzione per l’Australia. A ciò si aggiunge la recente minaccia di tariffe reciproche per i prossimi giorni contro i paesi che tassano le importazioni statunitensi.
Oltre al quadro commerciale globale, gli investitori si concentreranno, tra oggi e domani, sulla testimonianza del presidente della Fed Jerome Powell davanti al Congresso nonché sull’inflazione statunitense.
Dalla scarna agenda macro odierna, il tasso di disoccupazione francese del quarto trimestre si è attestato al 7,3% rispetto al 7,5% previsto e al 7,4% del terzo trimestre.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,032 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 152,1. Tra le materie prime, petrolio ancora in rialzo con il Brent (+1,2%) a 76,8 dollari al barile e il Wti (+1,2%) a 73,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta stabile a 109 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,49%. Il Tesoro che ha avviato in mattinata il collocamento via sindacato del nuovo Btp a 15 anni con scadenza primo ottobre 2040. Il MEF inoltre ha annunciato l’emissione nell’asta di giovedì 13 febbraio di BTP a 3 e 7 anni per un importo massimo di 5,75 miliardi.
Tornando a Piazza Affari, guida Prysmian (+2,4%) seguita da Mediobanca (+1,9%) in scia ai conti, Popolare di Sondrio (+1,6%) e Ferrari (+1,4%); in coda Unicredit (-3,2%) dopo la trimestrale, Tenaris, Buzzi e Banco Bpm (tutte a -1%).