Avvio in ribasso a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare al quadro commerciale globale, alla testimonianza in Senato di Powell e all’agenda macro.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede lo 0,4%, lo S&P 500 e il Dow Jones lo 0,3%.
Gli investitori continuano a valutare i potenziali effetti a catena dei dazi sul commercio globale, sugli utili aziendali e sull’inflazione dopo che Trump ha imposto tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio da tutti i paesi, compresi i principali fornitori Messico e Canada, dal 12 marzo, ammettendo tuttavia che potrebbe considerare un’esenzione per l’Australia. A ciò si aggiunge la recente minaccia di tariffe reciproche per i prossimi giorni contro i paesi che tassano le importazioni statunitensi.
L’attenzione è poi rivolta ai dati di gennaio sui prezzi al consumo Usa, in calendario domani, con gli investitori intenti a monitorare l’evoluzione dell’inflazione americana e le conseguenti potenziali mosse sui tassi della Federal Reserve.
Nuove indicazioni sono poi attese dalla testimonianza di oggi del presidente della Fed Jerome Powell davanti al Senato americano.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,033, il dollaro/yen a 152,4. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,3%) a 76,8 dollari e il Wti (+1,2%) a 73,2 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente intorno al 4,29% al 4,53%.