Avvio in ribasso a Wall Street, in scia alla pubblicazione degli ultimi dati sui prezzi al consumo statunitensi.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede l’1,1%, lo S&P 500 e il Dow Jones l’1,0%.
Focus principale sull’inflazione americana: a gennaio l’indice dei prezzi al consumo ha registrato una crescita dello 0,5% su base mensile, oltre le attese (+0,3%) e rispetto al +0,4% di dicembre. Anno su anno il CPI ha registrato un +3,0%, in accelerazione contro le attese, che davano l’inflazione stabile al 2,9%.
Il core rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, ha registrato un +0,4% m/m, a fronte del +0,3% delle previsioni e del +0,2% di dicembre. Anno su anno, l’inflazione core si è attestata al +3,3%, rispetto al +3,1% delle attese e al +3,2% del mese precedente.
I dati sull’inflazione potrebbero dare ancora più peso alle dichiarazioni di ieri di Powell, il quale ha ribadito che la banca centrale non ha fretta di tagliare i tassi.
Dall’agenda macro odierna è inoltre emerso che l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato, nella settimana al 7 febbraio, un incremento del 2,3%, dopo il +2,2% della settimana precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,035, mentre il dollaro/yen a 154,2. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,4%) a 75,9 dollari e il Wti (-1,6%) a 72,1 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente intorno al 4,36% al 4,65%.