Avvio perlopiù in rialzo per le principali borse europee in scia all’ottimismo per la possibile fine della guerra in Ucraina.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 37.655 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+1%), il Cac 40 di Parigi (+0,9%), l’Ibex35 di Madrid (+0,1%) mentre il Ftse 100 di Londra cede lo 0,4%.
Gli investitori guardano con fiducia alle trattative di pace tra gli Usa e la Russia dopo le parole di Trump che, dopo una lunga telefonata con Putin, ha annunciato di voler “far iniziare immediatamente i colloqui” e che vedrà il leader russo in Arabia Saudita. Putin concorda sull’intensificazione dei contatti e ha invitato il presidente Usa a Mosca.
L’attenzione resta allo tempo focalizzata sulle banche centrali con i mercati che ora si attendono per dicembre il primo e unico taglio ai tassi di quest’anno da parte della Fed in scia ai dati oltre le previsioni sull’inflazione statunitense diffusi ieri.
Dall’agenda macro, attesi alle ore 11:00, nell’Eurozona, la produzione industriale di dicembre e, alle 14:30, negli USA, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
In Germania, a gennaio, l’indice finale dei prezzi al consumo è calato dello 0,2% su base mensile, confermando preliminare e attese. Su base annua, l’indice ha registrato un progresso del 2,3%, anche in questo caso al pari del preliminare e del consensus.
A dicembre la produzione industriale nel Regno Unito ha registrato un incremento dello 0,5% su base mensile, rispetto al +0,2% delle attese e al -0,5% di novembre. Su base annua, è calata dell’1,9%, a fronte del -2,1% delle previsioni e del -2,0% di novembre. Sempre a dicembre la produzione manifatturiera ha riportato un +0,7% su base mensile, contro il -0,1% del consensus, dopo il -0,3% di novembre. Su base annua, ha segnato un -1,4%, rispetto al -1,9% delle attese e al -1,1% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,042 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 154,3. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,8%) a 74,6 dollari al barile e il Wti (-0,8%) a 70,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 108 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,55%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio STM, Nexi (entrambe +3%) e Telecom Italia (+1,9%) in scia ai dati preconsuntivi 2024 e all’aggiornamento del piano strategico 2025-27. In coda, Leonardo (-1,8%), Tenaris (-1,7%), Eni e Italgas (entrambe -0,7%).