Le borse europee proseguono prevalentemente in denaro a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 37.743 punti, meglio dell’Ibex35 di Madrid (+0,2%), ma preceduto dal Dax di Francoforte (+1,4%) e dal Cac 40 di Parigi (+1,3%). Amplia le perdite il Ftse 100 di Londra che cede lo 0,7%.
Gli investitori guardano con fiducia alle trattative di pace tra gli Usa e la Russia dopo le parole di Trump che, dopo una lunga telefonata con Putin, ha annunciato di voler “far iniziare immediatamente i colloqui” e che vedrà il leader russo in Arabia Saudita. Putin concorda sull’intensificazione dei contatti e ha invitato il presidente Usa a Mosca.
Intanto in Medioriente, i colloqui per proseguire l’accordo di cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas hanno avuto esito positivo e sabato dovrebbero venire rilasciati i tre ostaggi israeliani.
L’attenzione resta allo tempo focalizzata sulle banche centrali con i mercati che ora si attendono per dicembre il primo e unico taglio ai tassi di quest’anno da parte della Fed in scia ai dati oltre le previsioni sull’inflazione statunitense diffusi ieri.
Dall’agenda macro, attese alle 14:30 dagli Usa le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
Intanto, a dicembre l’indice destagionalizzato della produzione industriale dell’Eurozona è calato dell’1,1% su base mensile, peggiorando più delle attese (-0,6%) rispetto al +0,4% di novembre (rivisto da +0,2%). Su base annua e corretto per l’effetto calendario, l’indice ha rallentato meno del consensus (-3,1%) a -2% dal precedente -1,8% (rivisto da -1,9%).
Sempre a dicembre il Pil del Regno Unito è cresciuto su base mensile dello 0,4% al di sopra delle attese e del dato del mese precedente (entrambi +0,1%). Su base annua, il dato ha segnato un incremento dell’1,5%, in accelerazione, contro il consensus (+1%), dal +1,1% di novembre (rivisto da +1%).
Nello stesso mese la produzione industriale nel Regno Unito ha registrato un incremento dello 0,5% su base mensile, rispetto al +0,2% delle attese e al -0,5% di novembre. Su base annua, è calata dell’1,9%, a fronte del -2,1% delle previsioni e del -2,0% di novembre. Sempre a dicembre la produzione manifatturiera ha riportato un +0,7% su base mensile, contro il -0,1% del consensus, dopo il -0,3% di novembre. Su base annua, ha segnato un -1,4%, rispetto al -1,9% delle attese e al -1,1% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,042 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 153,8. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,3%) a 74,2 dollari al barile e il Wti (-1,4%) a 70,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 106 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,51%.
Tornando a Piazza Affari, svetta Campari (+5,3%), seguita da Stellantis (+3,8%), Nexi (+3%) e Pirelli (+2,7%). In coda i bancari con Banco BPM (-2,5%), MPS (-1,6%), Unicredit e Bper (-1,4%).