Partenza in calo per le principali borse europee con l’attenzione alle nuove minacce commerciali del presidente Trump.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,1% a 37.876 punti, negativo come il Dax di Francoforte (-0,3%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,3%). Tiene invece il Cac 40 di Parigi (+0,2%).
Tra gli investitori crescono le preoccupazioni dopo che l’inquilino della Casa Bianca ha annunciato l’introduzione di dazi reciproci nei confronti degli alleati e dei rivali commerciali.
Annuncio che tuttavia non si è ancora concretizzato: il segretario al commercio, Howard Lutnick, infatti ha detto che presenteranno nuove cifre Paese per Paese entro il 2 aprile.
Tra le tasse contro le aziende Usa rientra anche l’iva, con conseguenze preoccupanti per tutti i paesi europei e in particolare per l’italia, che ha un’esposizione verso gli Usa di quasi 2 punti percentuali in più rispetto alla media europea (22,2% contro il 19,7% dell’UE per le vendite extra unione).
Le conseguenze di questa politica preoccupano però anche gli analisti americani per gli impatti sull’inflazione. Un report di mercoledì ha infatti già registrato un aumento dei prezzi maggiore delle attese.
Sul fronte geopolitica, il vice presidente Usa Vance ha detto che Washington potrebbe intervenire militarmente e con sanzioni nei confronti di Mosca se Putin non accettasse l’accordo di pace con l’Ucraina.
Kiev e l’Unione Europea hanno rivendicato un ruolo nelle trattative per un accordo di pace tra Ucraina e Russia, dopo che il presidente Trump ha parlato al telefono con Putin e ha detto che l’Ucraina non riavrà i territori occupati da Mosca né entrerà a far parte della Nato.
Sul fronte macro, occhi in giornata sulla seconda lettura preliminare del PIL 4Q24 dell’Eurozona e dagli Usa sulle vendite al dettaglio e la produzione industriale di gennaio.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,048 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 152,5. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,5%) a 75,4 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 71,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 107 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,50%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Unipol (+1,9%) dopo i conti, seguita da Saipem e Buzzi (+1,4%) e Unicredit (+1,1%). In coda TIM(-2,5%), Recordati (-1,6%) e Inwit (-1,4%).