Mercati – Europa resta cauta a metà seduta, Milano vira a +0,2% nonostante crollo TIM (-6,2%)

Le borse europee proseguono caute a metà sedute con i futures di Wall Street che viaggiano in leggero calo.

A Milano, il Ftse Mib vira con un +0,2% a 37.966 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+0,4%); l’Ibex35 di Madrid azzera le perdite (flat) mentre restano deboli il Dax di Francoforte (-0,4%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%).

Il tutto al termine di una settimana condizionata da una serie di fattori, tra quali i nuovi annunci sui dazi, i tentativi di pace in Ucraina e le ulteriori indicazioni di persistenza dell’inflazione statunitense.

Howard Lutnick, il candidato di Trump a capo del Dipartimento del Commercio, ha affermato che il lavoro necessario per proporre tariffe reciproche avverrà su base nazionale e si dovrà probabilmente attendere fino ad aprile perché sia completato. Parole che seguono la decisione del presidente Usa di applicare dazi reciproci nei confronti di numerosi partner commerciali.

Sul fronte continentale, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha intanto dichiarato che l’Unione Europea é pronta a trovare soluzioni reciprocamente vantaggiose con gli Stati Uniti sui dazi.

Dall’agenda macro, la seconda stima preliminare per il Pil dell’Eurozona del quarto trimestre 2024 indica un aumento dello 0,1% su base trimestrale, rispetto alla stabilità del consensus e della prima lettura. Su base annua, è cresciuta dello 0,9%, in linea alle attese e al dato precedente.

Occhi, alle ore 14:30, negli USA su vendite al dettaglio e produzione industriale, entrambi di gennaio.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,047 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 152,5. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 75,2 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 71,4 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 108 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,50%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Leonardo (+1,9%), seguita da Buzzi (+1,3%), Unicredit e STM (entrambe +1,1%) mentre TIM (-6,2%) peggiora e resta in coda dopo il capital market day, preceduta da Moncler (-1,9%) all’indomani dei conti, e Recordati (-1,7%).