Mercati – Europa resta in denaro nel pomeriggio senza la guida di Wall St., Milano +1%

Le borse europee proseguono in denaro nel pomeriggio senza la guida di Wall Street chiusa per il Presidents’ Day.

A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1% a 38.360 punti, bene come il Dax di Francoforte (+1,2%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,6%); più cauti il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e il Cac 40 di Parigi (+0,2%).

Restano monitorate le questioni internazionali in scia ai tentavi per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Il tutto mentre le autorità europee sono al lavoro per aumentare le spese nella difesa e gli Stati Uniti hanno chiesto ai Paesi del Vecchio Continente di specificare quali garanzie di sicurezza ed equipaggiamenti siano in grado di fornire a Kiev per assicurare un accordo di pace duraturo.

Il sentiment sta beneficiando anche dei segnali incoraggianti provenienti dalla Cina in scia al vertice tra il presidente Xi Jinping e figure del mondo degli affari, tra cui il co-fondatore di Alibaba, Jack Ma, alimentando le speranze di un allentamento delle pressioni sul settore privato del Paese asiatico.

Sul fronte macro, a dicembre la bilancia commerciale destagionalizzata dell’Eurozona ha segnato un surplus in calo a 15,5 miliardi dai 16,0 miliardi di novembre (rivisto da 16,4 miliardi). Gli analisti si attendevano un avanzo di 14,4 miliardi.

Nello stesso mese, l’omologo dato italiano ha evidenziato un surplus di 5,98 miliardi, in aumento dai 3,995 miliardi di novembre (dato rivisto da 4,218 miliardi). Gli analisti si attendevano un valore di 4,35 miliardi.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,048 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 151,5. Tra le materie prime, il petrolio resta poco mosso con il Brent (+0,1%) a 74,8 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 70,9 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 106 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,55%.

Tornando a Piazza Affari, Leonardo (+7,3%) accelera e resta in vetta, in una seduta tonica per i titoli della difesa europei spinti dalla prospettiva di una rapida corsa agli armamenti, seguita da Unipol (+5%) dopo il rialzo di target price, da parte di Berenberg, da 14,5 a 15,8 euro, e Bper (+3,2%); in coda Interpump (-2,9%), Moncler (-2%) e Amplifon (-1,8%).