Mercati – Europa prosegue incerta a metà seduta, Piazza Affari (+0,4%) resta in vetta

Le borse europee proseguono incerte a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in frazionale rialzo.

A Milano, il Ftse Mib resta in testa con un +0,4% a 38.500 punti, seguito da Ibex35 di Madrid (+0,3%), Ftse 100 di Londra (+0,1%), Dax di Francoforte (-0,1%) e Cac 40 di Parigi (-0,1%).

Rimane sotto i riflettori il tema della trattative di pace per l’Ucraina mentre sono in corso, a Riad, i colloqui tra la delegazione russa di Lavrov e quella americana di Rubio. Mosca ha intanto avvertito che non ci sarà “nessuna concessione territoriale”.

Nel frattempo l’Europa si è spaccata sull’invio di truppe di pace, col vertice convocato ieri a Parigi da Macron conclusosi senza una linea comune.

Occhi allo stesso tempo sulla politica monetaria dopo le parole del governatore della Fed, Christopher Waller, secondo il quale i recenti dati economici supportano il mantenimento degli attuali tassi di interesse, specificando però che se l’inflazione statunitense si comporterà come nel 2024, l’istituto potrà tornare a ridurre il costo del denaro “a un certo punto quest’anno”.

Ulteriori spunti dovrebbero arrivare domani sera con la pubblicazione dei verbali relativi all’ultima riunione del FOMC.

Dall’agenda macro, a febbraio l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona è aumentato, leggermente meno delle attese (24,3 punti), a 24,2 punti dai 18 punti di gennaio.

Nello stesso mese, l’omologo dato sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è aumentato, più delle attese (19,9 punti), a 26 punti dai 10,3 punti registrati a gennaio. Il sottoindice relativo alla situazione corrente ha invece recuperato a -88,5 punti rispetto ai -90,4 punti della rilevazione precedente e ai -90 punti del consensus.

In Francia, a gennaio, i prezzi al consumo finali hanno registrato un +0,1% su base mensile, rispetto al -0,1% del preliminare e delle stime. Anno su anno, il dato ha registrato un incremento dell’1,7%, oltre il +1,4% del consensus e del preliminare.

Nel Regno Unito, il tasso medio di disoccupazione del trimestre terminato a dicembre si è attestato al 4,4%, in linea al mese precedente ma sotto il consensus (4,5%).

Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,046 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen rallenta a 151,7. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+1%) a 76,0 dollari al barile e il Wti (+1,8%) a 72,0 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 104 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,54%.

Tornando a Piazza Affari, resta in vetta Telecom Italia (+2,4%) in scia ai rumour di dialogo con Vivendi, seguita da Leonardo (+2,2%) e Banco BPM (+2%) dopo aver fornito alcune precisazioni sulle informazioni diffuse da Unicredit in merito all’opa. Scivola in coda A2A (-1,4%), preceduta da Nexi e Amplifon (entrambe -1%).