Mercati – Avvio misto per l’Europa con Milano che guida a +0,5%, crolla Recordati (-6,3%)

Avvio misto per le principali borse europee tra l’incertezza geopolitica e l’attesa per i verbali della Fed.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,5% a 38.756 punti, seguito da Dax di Francoforte (+0,2%), Ibex35 di Madrid (-0,1%), Ftse 100 di Londra (-0,1%) e Cac 40 di Parigi (-0,1%).

Restano monitorate le tensioni commerciali con il presidente Trump che ha annunciato tariffe del 25% su automobili, farmaci e semiconduttori e con la possibilità che quelle sulle auto entrino in vigore già il 2 aprile. I dazi del 25% da lui precedentemente comunicati su acciaio e alluminio sono previsti per marzo.

Sul fronte geopolitico, i funzionari di Usa e Russia si sono incontrati per un primo round di colloqui sulla guerra in Ucraina, alimentando l’aspettativa di una cooperazione più ampia. Il Segretario di Stato Marco Rubio ha detto agli alleati europei che gli Stati Uniti manterranno in vigore le sanzioni contro la Russia almeno finché non verrà raggiunto un accordo per porre fine al conflitto in Ucraina.

Infine, gli investitori attendono i verbali, in uscita stasera, relativi alla riunione Fed del 28 e 29 gennaio scorsi e che forniranno indizi sulle prospettive di politica monetaria.

Dall’agenda macro, focus alle ore 13:00, negli USA, sulle richieste mutui MBA.

A gennaio la bilancia commerciale giapponese ha presentato un deficit di 2,76 miliardi di yen, in peggioramento oltre le attese (-2,10 mld) rispetto al surplus di 132,5 miliardi del mese precedente (rivisto da un surplus di 130,9 mld).

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,045 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a  151,6. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 76,3 dollari al barile e il Wti (+0,6%) a 72,3 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 105 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,56%.

Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio STM (+5,8%), Telecom Italia (+2,9%) e Leonardo (+2,6%). Crolla in coda Recordati (-6,3%) dopo che Rossini ha ceduto circa il 5% del capitale della società, preceduta a distanza da Saipem (-0,6%) e Cucinelli (-0,4%).