Prevista partenza senza una direzione precisa per le principali borse europee tra l’incertezza geopolitica e l’attesa per i verbali della Fed.
Nuova chiusura record, ieri, a Wall Street, con l’S&P 500 a +0,2%, il Nasdaq a +0,1% e il Dow Jones flat.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -0,3%, in linea a Hong Kong (-0,3%) mentre Shanghai è in controtendenza a +0,8%.
Restano monitorate le tensioni commerciali con il presidente Trump che ha annunciato tariffe del 25% su automobili, farmaci e semiconduttori e con la possibilità che quelle sulle auto entrino in vigore già il 2 aprile. I dazi del 25% da lui precedentemente comunicati su acciaio e alluminio sono previsti per marzo.
Sul fronte geopolitico, i funzionari di Usa e Russia si sono incontrati per un primo round di colloqui sulla guerra in Ucraina, alimentando l’aspettativa di una cooperazione più ampia. Il Segretario di Stato Marco Rubio ha detto agli alleati europei che gli Stati Uniti manterranno in vigore le sanzioni contro la Russia almeno finché non verrà raggiunto un accordo per porre fine al conflitto in Ucraina.
Infine, gli investitori attendono i verbali, in uscita stasera, relativi alla riunione Fed del 28 e 29 gennaio scorsi e che forniranno indizi sulle prospettive di politica monetaria.
Dall’agenda macro, focus alle ore 13:00, negli USA, sulle richieste mutui MBA.
A gennaio la bilancia commerciale giapponese ha presentato un deficit di 2,76 miliardi di yen, in peggioramento oltre le attese (-2,10 mld) rispetto al surplus di 132,5 miliardi del mese precedente (rivisto da un surplus di 130,9 mld).
A Piazza Affari, UniCredit ha emesso strumenti Additional Tier per 1 miliardo.
Occhi anche su Recordati dopo che Rossini ha concluso con successo la vendita di 10,5 milioni di azioni ordinarie della società, pari a circa il 5% del capitale, a un prezzo unitario di 55,70 euro.