Mercati – Prevista apertura cauta per l’Europa

Prevista partenza senza una direzione precisa per le principali borse europee in un contesto di l’incertezza geopolitica.

A Wall Street ieri l’S&P 500 e il Dow Jones hanno terminato a +0,2%, il Nasdaq a +0,1%.

Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -1,3%, simile a Hong Kong (-1,6%) mentre Shanghai è flat.

Sul sentiment continuano a pesare le tensioni geopolitiche con Trump che sta aumentando la pressione su Kiev affinché raggiunga un accordo di pace con la Russia e ha definito il presidente ucraino Zelenskiy un “dittatore” esortandolo a muoversi rapidamente per un’intesa.

Continua inoltre a preoccupare il tema delle tariffe, con l’inquilino della Casa Bianca che ha parlato della possibilità di imporre dazi del 25% su tutte le importazioni di legname negli Stati Uniti.

Sempre sul fronte internazionale, Trump ha affermato che sarebbe possibile raggiungere un nuovo accordo commerciale con la Cina, anticipando di essere aperto a prevenire una guerra commerciale tra Washington e Pechino.

Resta allo stesso tempo l’attenzione sulle politica monetaria all’indomani della pubblicazione dei verbali della Fed. Dal documento emerge che sono necessari “altri progressi sull’inflazione” prima di proseguire con ulteriori riduzioni dei tassi.

Sul fronte macro, attese nel pomeriggio dagli Usa le richieste settimanali di sussidi disoccupazione e la fiducia dei consumatori di febbraio.

A Piazza Affari occhi su Mps dopo che i soci del patto di consultazione di Mediobanca hanno concordato con il Cda della banca che l’Ops lanciata da Mps è inadeguata. La quota del patto è intanto salita all’11,87% del capitale dopo l’ingresso di Afl (controllata da Federico Falck) e Alberto Aspesi. Enel ha sottoscritto una linea di credito committed revolving “sustainability-linked” da 12 miliardi. In giornata si riuniranno i Cda sui risultati 2024 di A2A, Unicredit e Leonardo.