Wall Street continua la sua striscia positiva con tutti gli indici principali in lieve rialzo e con lo Standard & Poor che raggiunge nuovi massimi.
L’S&P 500 ha chiuso così a +0,24%, il Nasdaq a +0,07% e il Daw Jones a +0,16%.
Il mondo continua a guardare alle mosse di Donald Trump, sia sul fronte commerciale sia sul fronte geopolitico.
Ieri il presidente americano ha dato la responsabilità della guerra tra Mosca e Kiev all’Ucraina dicendo che Volodymyr Zelensky “è un dittatore che ha portato l’Ucraina allo scontro con la Russia”.
Il tycoon sta anche riabilitando Vladimir Putin aprendogli le porte dei meeting internazionali. A inizio settimana si è infatti tenuto un incontro tra la delegazione americana e quella russa in Arabia Saudita per discutere delle condizioni di pace con l’Ucraina.
Trump aveva già affermato alla fine della scorsa settimana che la Russia e Vladimir Putin andrebbero riammessi al G7.
Tornando all’azionario Microsoft, uno delle società a maggiore capitalizzazione, è stata l’ago della bilancia per l’S&P500 con un rialzo dell’1,3% dopo aver comunicato di aver sviluppato la prima unità di programmazione quantistica (QPU) che porterà allo sviluppo di computer molto più potenti.
In forte rialzo Analog Device (+9,7%). La società di semiconduttori ha riportato risultati superiori alle attese per la fine del 2024 che hanno bilanciato le parole del Ceo Vincent Roche che ha parlato di un futuro sfidante a causa della geopolitica.
Tra i cali maggiori c’è Celanese, società produttrice di prodotti chimici, che ha chiuso a -21,5% nonostante risultati per il quarto trimestre 2024 che hanno raggiunto le stime degli analisti. A pesare sul titolo le parole del Ceo Scott Richardson che ha avvertito come “il deterioramento della domanda non da segni di rallentamento” e che il gruppo si aspetta che i settori dell’automotive e delle costruzioni (tra i principali clienti) continueranno a rallentare.
In calo anche Toll Brothers, società di costruzione, a -5,9% dopo aver pubblicato risultati inferiori alle attese. Il Ceo Douglas Yearley Jr. ha cercato di placare i timori spiegando che l’inizio del 2025 ha visto un trend positivo a dispetto delle difficoltà di spesa delle famiglie americane.
Sul fronte delle materie prime il Brent ha chiuso a +0,26% a 76,04 dollari al barile. In rialzo anche il Wti che ha chiuso a +0,38% a 72,1 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi l’oro ha chiuso l’ultima seduta a -0,44% a 2.936,1 dollari l’oncia. In calo anche l’argento a -0,99% a 33,04 dollari l’oncia.
Infine questa mattina sul Forex l’euro/dollaro è flat a 1,043 e il dollaro/yen è in deciso calo a 150.