Gli eurolistini chiudono misti mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 38.421 punti (+0,5%) in guadagno come il CAC 40 di Parigi (+0,4%). Termina sotto la pari il DAX di Francoforte (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) mentre chiude invariato il Ftse 100 di Londra.
Oltreoceano, il Dow Jones e il Nasdaq cedono lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,6%.
In Europa c’è attesa per le elezioni di domenica in Germania che potrebbero portare a un cambio di governo, con il leader della Cdu, Friedrich Merz, come probabile prossimo cancelliere.
Gli investitori restano inoltre intenti a monitorare le prossime mosse sui tassi della Fed: i verbali dell’ultimo meeting del Federal Open Market Committee hanno fatto emergere che sono necessari ulteriori progressi sull’inflazione prima di proseguire con ulteriori tagli dei tassi.
Permangono le tensioni internazionali tra i dazi commerciali statunitensi e i tassi di interesse elevati più a lungo.
Sul fronte macro in Italia, secondo la lettura finale di gennaio, l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo (IPCA) è diminuito dello 0,8% su base mensile, oltre il preliminare e il consensus (entrambi -0,7%). Su base annua l’indice è aumentato dell’1,7% confermando la stima preliminare e le attese.
Oltreoceano a febbraio, la lettura preliminare dell’indice Pmi Manifatturiero, condotta da S&P Global, è salita, oltre le attese (51,3 punti), a 51,6 punti dai 51,2 punti del dato finale di gennaio. L’indice relativo ai servizi è stato pari a 49,7 punti, in calo contro il consensus (53 punti) dai 52,9 punti della rilevazione precedente. Infine, in rallentamento anche l’indice composito, attestatosi a 50,4 punti dai 52,7 punti di gennaio.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,045, il dollaro/yen a 149,5. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-2,0%) a 75,0 dollari e il Wti (-2,1%) a 71,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 108 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,56%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Campari (+6,3%), Poste Italiane (+2,6%), Moncler (+2,3%), Banca Monte Paschi Siena (+2,2%) mentre chiudono in coda Recordati (-1,4%) seguita da Buzzi (-1,1%), Eni (-0,7%), Generali (-0,5%).