Wall Street crolla e chiude l’ultima seduta della settimana in profondo rosso mentre tornano i timori sulle conseguenze della politica dei dazi del presidente Trump e dei suoi impatti sull’economia americana e sulla fiducia dei cittadini.
L’S&P 500 ha chiuso così a -1,71%, il Nasdaq a -2,2% e il Dow Jones a -1,69%.
Le perdite sono aumentate nel corso della giornata in scia a report sull’economia a stelle e strisce inferiori alle attese.
Tra i dati che preoccupano gli analisti il Pmi servizi e composito, entrambi in calo oltre le attese, e che evidenziano come l’economia amerciana sia vicina alla stagnazione, con la crescita più bassa da 17 mesi, e con i sondaggi che indicano un crollo nell’ottimismo e una crescente preoccupazione sulle scelte di Washington.
Secondo un sondaggio dell’Università del Michigan inoltre i cittadini americani si aspettano un balzo dell’inflazione di oltre il 4,3%, mentre fino al mese scorso le attese erano di un aumento del 3,3%.
L’incertezza sulla solidità economica delle famiglie impatta anche sul mercato immobiliare con le vendite delle case in netto calo rispetto al mese precedente anche in scia agli alti tassi di interesse.
Tornando all’azionario a subire più degli altri gli impatti di un economia debole sono state le società a minor capitalizzazione quotate sul Russell 2000 con l’indice che ha chiuso e -2,9%.
Sull’S&P 500 3 società su 4 hano chiuso in rosso, dalle Big Tech ai trasporti, dall’industria al real estate. Nvidia ha chiuso con un pesante -4,1%, United Airlines a -6,4%, Newmont Mining a -5,7%.
Akamai Technologies, leader nelle infrastrutture per la distribuzione di contenuti internet, ha perso un quinto del suo valore con un calo del 21,7%. A pesare le previsioni per l’anno in corso che hanno deluso le attese degli analisti.
Tra le poche vincitrici nella seduta di venerdì troviamo Celsius Holding, società di drink energetici, balzata del 27,8% dopo aver approvato l’acquisizione di Alani Nu, una società che produce bevande per donne.
Hanno retto anche quelle società che si sono sempre dimostrate più resilienti anche nei momenti di crisi dell’economia americana come American Woter Works, società di servizi idrici e trattamento delle acque, che ha chiuso a +3,1%.
Tra le materie prime il Brent ha chiuso l’ultima seduta a -2,63% a 74,05 dollari al barile. In forte calo anche il Wti che ha chiuso a -3,12% a 70,22 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi l’oro ha chiuso l’ultima seduta a -0,11% a 2.949,9 dollari l’oncia. In lieve calo anche l’argento a -0,2% a 32,95 dollari l’oncia.
Infine questa mattina sul Forex l’euro/dollaro sale a 1,05 e il dollaro/yen a 149,44.