Seduta in rosso per le principali borse asiatiche dopo la chiusura mista di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen rispettivamente lo 0,8 e l’1,2%, sottotono come Hong Kong (-1,4%). In riapertura dopo la festività, giù anche il Giappone con Nikkei a -1,4% e Topix -0,4%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -1,2%, l’S&P500 a -0,5% e il Dow Jones a +0,1%.
Sul sentiment pesano le preoccupazioni che i piani sui dazi da parte del presidente Trump e le misure per limitare gli investimenti tra Stati Uniti e Cina danneggeranno la crescita economica globale.
L’inquilino della Casa Bianca ha intanto confermato che intende alzare le tariffe del 25% a Messico e Canada, a seguito della sospensione corrente.
Inoltre, secondo rumour, i funzionari americani hanno recentemente incontrato i loro omologhi giapponesi e olandesi per vietare agli ingegneri di Tokyo Electron e ASML Holding di effettuare la manutenzione di apparecchiature con semiconduttori in Cina.
Occhi, allo stesso tempo, sulla politica monetaria con la Banca di Corea che, come atteso, ha tagliato i tassi di 25 punti base al 2,75%.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,047 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 149,6. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 74,5 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 71,0 dollari.