Prevista partenza incerta per le principali borse europee con il sentiment diviso tra gli appuntamenti della settimana e le questioni internazionali.
Chiusura ieri mista a Wall Street con il Nasdaq a -1,2%, l’S&P500 a -0,5% e il Dow Jones a +0,1%.
Sui mercati asiatici, Tokyo, in riapertura dopo la festività, ha terminato a -1,4%, Shanghai cede lo 0,8% e Hong Kong l’1,4%.
Occhi, questa settimana, sui segnali provenienti dal fronte macro e dalle banche centrali con il PIL USA, le richieste di sussidi di disoccupazione (entrambi giovedì) e il deflatore PCE (venerdì) nonché con una serie di interventi di funzionari della Fed a partire da quelli odierni di Lorie Logan, Tom Barkin e Michael Barr.
Resta sotto i riflettori anche il tema dell’intelligenza artificiale in vista soprattutto della trimestrale di Nvidia in agenda domani.
Sullo sfondo, infine, continuano a pesare le preoccupazioni che i piani sui dazi da parte del presidente Trump e le misure per limitare gli investimenti tra Stati Uniti e Cina danneggeranno la crescita economica globale.
Dall’agenda macro odierna, secondo la lettura finale, in Germania, nel 4Q 2024 il Pil destagionalizzato è calato dello 0,2% su base trimestrale, in linea al consensus e alla rilevazione preliminare. Il dato aggiustato per i giorni lavorativi è sceso anch’esso dello 0,2%, come atteso e da lettura precedente.
Atteso alle ore 16:00, negli USA, l’indice manifatturiero Fed Richmond di febbraio.
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