Mercati Usa – Previsto avvio poco mosso

I futures sull’azionario americano oscillano tra la parità e +0,2% preannunciando un avvio poco mosso a Wall Street.

Chiusura ieri perlopiù debole oltreoceano con il Nasdaq a -1,2%, l’S&P500 a -0,5% e il Dow Jones a +0,1%.

Cresce la preoccupazione per le politiche dell’amministrazione Trump e il relativo impatto sulla crescita globale nonché sulle relazioni economiche internazionali statunitensi.

Tra gli ultimi annunci, il presidente Usa ha confermato che intende alzare le tariffe del 25% a Messico e Canada, a seguito della sospensione corrente.

A ciò si aggiunge la decisione degli Stati Uniti di votare insieme a Russia, Corea del Nord, Bielorussia e altri quattordici Paesi alleati di Mosca contro la risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu che condannava l’aggressione nei confronti dell’Ucraina e chiedeva la restituzione a Kiev dei territori occupati.

Ad alimentare ulteriormente le tensioni geopolitiche, contribuiscono i rumour secondo cui i funzionari americani hanno recentemente incontrato i loro omologhi giapponesi e olandesi per vietare agli ingegneri di Tokyo Electron e ASML Holding di effettuare la manutenzione di apparecchiature con semiconduttori in Cina.

Sempre sul fronte tech, ancora focus sul tema dell’intelligenza artificiale in vista soprattutto della trimestrale di Nvidia in agenda domani.

Ulteriori spunti sono attesi, questa settimana, dal fronte macro e dalle banche centrali con il PIL USA, le richieste di sussidi di disoccupazione (entrambi giovedì) e il deflatore PCE (venerdì) nonché con una serie di interventi di funzionari della Fed a partire da quelli odierni di Lorie Logan, Tom Barkin e Michael Barr.

In agenda, oggi, alle ore 16:00, l’indice manifatturiero Fed Richmond di febbraio.