Gli eurolistini chiudono in rialzo simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 39.225 punti (+1,3%) in guadagno come il DAX di Francoforte (+1,7%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,6%), il CAC 40 di Parigi (+1,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,0%, lo S&P 500 lo 0,6% e il Dow Jones lo 0,1%
Gli investitori restano intenti a monitorare l’andamento della prima economia mondiale e le prossime mosse della Federal Reserve: focus domani sul Pil e sulle richieste di sussidi di disoccupazione, e venerdì sul deflatore PCE.
Dal lato corporate, cresce l’attesa per i conti trimestrali di Nvidia, in uscita stasera. Il produttore di chip è stato il maggior beneficiario del boom legato all’intelligenza artificiale e visto il peso significativo all’interno dei listini azionari globali, ogni sorpresa negativa potrebbe trascinare al ribasso l’intero mercato.
Sullo sfondo restano le questioni geopolitiche dopo che l’Ucraina che ha raggiunto un accordo con gli Stati Uniti sulla cessione di parte delle proprie riserve di metalli rari mentre pesa la decisione di Trump di ordinare un’indagine su possibili tariffe sulle importazioni di rame.
Dall’agenda odierna, l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato, nella settimana al 21 febbraio, un calo dell’1,2% dopo il -6,6% della settimana precedente.
Nel vecchio continente, a febbraio, l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 93 punti, in linea con le attese e in miglioramento rispetto ai 92,0 punti di gennaio.
L’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori in Germania, con riferimento a marzo, si è fissato a -24,7 punti, in peggioramento contro le attese (-21,4 punti) rispetto ai -22,6 punti del mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,051, il dollaro/yen sale a 149,1. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,3%) a 72,2 dollari e il Wti (-0,2%) a 68,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 105 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,49%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Campari (+3,4%), Intesa Sanpaolo (+3,3%), Unicredit (+3,1%), Bper Banca (+2,8%) mentre chiudono in coda Stellantis (-4,1%), seguita da Saipem (-2,9%), Stmicroelectronics (-2,5%), Nexi (-0,5%).