Le borse europee accelerano a metà seduta con i futures di Wall Street che viaggiano positivi.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,9% a 39.051 punti, ai massimi da dicembre 2007, tonico come il Dax di Francoforte (+1,4%), il Cac 40 di Parigi (+1%), l’Ibex35 di Madrid (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%).
Continua il fermento del settore dell’intelligenza artificiale in vista soprattutto dei risultati di Nvidia, in uscita stasera, e in scia alla notizia che Hong Kong stanzierà 1 miliardo di dollari locali (circa 130 milioni di dollari Usa) per la ricerca e lo sviluppo dell’AI.
Ulteriori spunti sono attesi, questa settimana, dal fronte macro e dalle banche centrali con il PIL USA, le richieste di sussidi di disoccupazione (entrambi domani) e il deflatore PCE (venerdì) nonché con una serie di interventi di funzionari della Fed come quello odierno di Raphael Bostic.
Dall’agenda odierna si rileva che a febbraio l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 93 punti, in linea con le attese e in miglioramento rispetto ai 92,0 punti di gennaio.
L’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori in Germania, con riferimento a marzo, si è fissato a -24,7 punti, in peggioramento contro le attese (-21,4 punti) rispetto ai -22,6 punti del mese precedente.
Attese, alle ore 13:00, dagli USA, le richieste mutui MBA.
Sullo sfondo restano le questioni geopolitiche dopo che l’Ucraina che ha raggiunto un accordo con gli Stati Uniti sulla cessione di parte delle proprie riserve di metalli rari mentre pesa la decisione di Trump di ordinare un’indagine su possibili tariffe sulle importazioni di rame.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,049 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 149,3. Tra le materie prime, rallenta il petrolio con il Brent (-0,1%) a 72,5 dollari al barile e il Wti (flat) a 68,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 106 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,49%.
Tornando a Piazza Affari, accelera e si conferma in vetta Saipem (+5,1%) dopo il preconsuntivo 2024 e l’aggiornamento del piano strategico 2025-2028, seguita da Campari (+3,4%) e Buzzi (+2,6%); rimane in coda Stellantis (-3,8%) dopo i conti, preceduta da STM (-2,1%) e Nexi (-0,7%).