Gli eurolistini chiudono perlopiù in ribasso mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 38.623 punti (-1,5%) in calo come il DAX di Francoforte (-1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%) e il CAC 40 di Parigi (-0,5%). Chiude sopra la pari il Ftse 100 di Londra (+0,3%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,5% mentre il Nasdaq cede lo 0,9% e lo S&P 500 lo 0,3%.
Sul sentiment continuano a pesare gli annunci di Trump sui dazi. Il presidente Usa ha dichiarato che le tariffe del 20% sui prodotti importati da Messico e Canada scatteranno “dal 4 marzo”, come da programma, perché “le droghe stanno ancora entrando nel nostro Paese” dai due Stati confinanti “a un livello molto alto e inaccettabile”. Nella stessa data, gli Stati Uniti applicheranno “un ulteriore 10% di dazi” sui prodotti cinesi. Le tariffe reciproche saranno in vigore, come pianificato, “il 2 aprile”.
Resta l’attenzione anche sull’agenda macroeconomica: la seconda lettura del Pil annualizzato statunitense del quarto trimestre 2024 ha mostrato un incremento del 2,3% su base trimestrale, in linea alle attese e alla prima stima preliminare.
Nella stessa area, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono salite, più delle attese (222mila unità), a 242mila unità dalle 220mila della settimana precedente.
A gennaio il dato preliminare sugli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti ha registrato un incremento del 3,1% su base mensile, dopo il -1,8% del mese precedente. Le stime di consensus indicavano un aumento del 2%.
Nel Vecchio Continente, a febbraio la lettura finale sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona si è attestata a -13,6 punti, confermando il preliminare e in linea alle attese. Il dato finale di gennaio riportava un valore di -14,2 punti.
A febbraio, in Italia, l’indice relativo al clima di fiducia dei consumatori è salito, oltre le attese (98,4 punti), a 98,8 punti dai 98,2 punti del mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,041, il dollaro/yen sale a 149,8. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,8%) a 73,3 dollari e il Wti (+2,1%) a 70,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 107 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,48%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Pirelli (+4,6%), Leonardo (+4,0%), Saipem (+2,1%), A2a (+2,1%) mentre chiudono in coda Prysmian (-12,2%) seguita da Ferrari (-7,9%), Stellantis (-5,2%), Stmicroelectronics (-4,0%).