Mercati – Prevalgono ancora le vendite tra le Borse europee a metà seduta con Piazza Affari che cede l’1,3%

Le borse europee proseguono in territorio negativo a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano positivi.

A Milano, il Ftse Mib cede l’1,3% a 38.724 punti, preceduto da Dax di Francoforte (-0,9%), Ibex35 di Madrid (-0,4%), Cac 40 di Parigi (-0,3%), mentre il Ftse 100 di Londra vira in positivo (+0,2%).

Il presidente Trump ha annunciato che gli Stati Uniti, a breve, imporranno “dazi del 25% ai Paesi dell’Unione europea“ sulle “auto e tutte le altre cose”, avvertendo inoltre Canada e Messico che sulle tariffe “non intende fermarsi” e che scatteranno il 2 aprile.

Occhi anche su Nvidia che ha deluso gli investitori prevedendo un margine lordo nel primo trimestre leggermente inferiore alle attese e nonostante la buona trimestrale.

Ulteriori spunti dovrebbero arrivare in particolare dal PIL Usa e dalle richieste di sussidi di disoccupazione (entrambi oggi) e dal deflatore PCE (domani) oltre che dalle parole di alcuni funzionari della Fed.

A febbraio la lettura finale sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona, stilata dalla Commissione europea, si è attestata a -13,6 punti, confermando il preliminare e in linea alle attese. Il dato finale di gennaio riportava un valore di -14,2 punti.

Sempre a febbraio, in Italia, l’indice relativo al clima di fiducia dei consumatori è salito, oltre le attese (98,4 punti), a 98,8 punti dai 98,2 punti del mese precedente.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,047 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 149,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,9%) a 72,7 dollari al barile e il Wti (+0,9%) a 69,3 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 106 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,51%.

Tornando a Piazza Affari, guida Pirelli (+4,8%) in scia ai conti e il budget 2025, seguita da Leonardo (+2,4%)m Saipem (+2,1%) e Popolare di Sondrio (+1,9%); in coda Ferrari (-8,1%) dopo che Exor ha annunciato la cessione del 4% del relativo capitale; male anche Prysmian (-7,2%) frenata dalla trimestrale, preceduta da Stellantis (-3%) e STM (-2,4%).