Mercati – Chiusura positiva per gli eurolistini, Milano +0,1%

Gli eurolistini chiudono in rialzo simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 38.655 punti (+0,1%) in guadagno come l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%), il DAX di Francoforte (+0,2%), il CAC 40 di Parigi (+0,1%).

Oltreoceano, il Nasdaq, lo S&P 500 e il Dow Jones guadagnano lo 0,5%.

Gli investitori restano focalizzati sull’agenda macroeconomica nel tentativo di ottenere nuovi spunti sulle prossime mosse delle banche centrali. In Francia l’inflazione è scesa al livello più basso degli ultimi quattro anni, rafforzando l’aspettativa di un ulteriore allentamento da parte della BCE in vista della riunione della prossima settimana.

Sullo sfondo persistono le tensioni commerciali dopo che Trump ha informato che i dazi del 25% su Canada e Messico entreranno in vigore dal 4 marzo e che le importazioni cinesi saranno soggette a un’ulteriore imposta del 10%.

Focus principale oggi inoltre sul deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Federal Reserve: i dati di gennaio hanno evidenziato una crescita annua del 2,5%, in linea con le attese e in rallentamento rispetto al +2,6% di dicembre. Su base mensile, l’indice ha registrato un incremento dello 0,3%, in linea con il consensus e il mese precedente.

A prescindere da elementi volatili, il PCE Core è salito del 2,6% annuo, in linea con le attese e in rallentamento rispetto al +2,9% di dicembre. Su base mensile, l’indice ha registrato un +0,3%, in linea con le attese e a fronte del +0,2% di dicembre.

Sempre sul fronte macro, secondo le stime preliminari, in Italia, a febbraio l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1% su base mensile, in linea alle attese e dopo il -0,8% di gennaio. Su base annua, i prezzi sono saliti dell’1,7%, come il mese precedente, a fronte del +1,8% stimato.

Oltreoceano, la rilevazione preliminare di gennaio sulle scorse all’ingrosso negli Stati Uniti ha evidenziato un +0,7% su base mensile, al di sopra delle attese (+0,1%) e a fronte del -0,4% di dicembre.

Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,040, il dollaro/yen a 150,6. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,1%) a 72,8 dollari e il Wti (-0,9%) a 69,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 107 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,48%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Nexi (+9,0%), Hera (+1,7%), Ferrari (+1,1%), Enel (+1,0%) mentre chiudono in coda Saipem (-2,1%), seguita da Stmicroelectronics (-1,8%), Eni (-1,6%), Leonardo (-1,1%).