Mercati – Partenza in ribasso per l’Europa, a Milano (-0,6%) scatta Nexi (+5,2%) dopo i conti

Avvio in rosso per le principali borse europee con i timori per un’escalation della guerra commerciale.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,6% a 38.382 punti, giù come il Cac 40 di Parigi (-0,8%), il Dax di Francoforte (-0,7%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%). Più cauto l’Ibex35 di Madrid (-0,1%).

Il sentiment è appesantito dall’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che dal 4 marzo su Canada e Messico incomberanno dazi del 25%, mentre alla Cina verrà inflitta un’ulteriore sovrattassa del 10%. La prossima sarà l’Europa.

Dal canto suo la Cina ha promesso che metterà in campo ” tutte le misure necessarie ” contro le mosse degli Usa, alimentando le preoccupazioni di un’escalation delle tensioni tra le due potenze.

Resta l’attenzione anche sui segnali provenienti dall’agenda macro e dalla politica monetaria, in attesa, oggi pomeriggio, del deflatore PCE, una misura dell’inflazione che potrebbe influenzare le prospettive sui tassi di interesse della Federal Reserve.

Occhi anche al Pil 4Q 2024 e inflazione di febbraio della Francia e agli indici dei prezzi al consumo di febbraio (preliminare) di Italia e Germania.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,040 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 150,4. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,8%) a 73,0 dollari al barile e il Wti (-1%) a 69,6 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 109 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,47%.

Tornando a Piazza Affari, scatta Nexi (+5,2%) dopo i conti, seguita a distanza da Hera (+0,8%), Leonardo (+0,5%) e Italgas (+0,4%), che ha collocato un’emissione obbligazionaria “dual-tranche” a 5 e 9 anni a tasso fisso per 1 miliardo. In coda STM (-2,3%), Prysmian e Ferrari (-1,9%) e Iveco (-1,5%).