Prevista partenza positiva per le principali borse europee con l’attenzione alla geopolitica e agli appuntamenti della settimana.
Chiusura venerdì tonica a Wall Street con il Nasdaq e l’S&P500 a +1,6%, il Dow Jones a +1,4%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +1,8%, Hong Kong viaggia a +0,1% e Shanghai a -0,1%.
I mercati guardano con ottimismo all’impegno del Vecchio Continente a favore dell’Ucraina in scia alla decisione di alcuni leader europei di formare una “coalizione di volenterosi”, ovvero un gruppo di paesi che si occuperà di elaborare un piano di pace per risolvere la guerra fra Russia e Kiev e di farne rispettare le condizioni, garantendo anche una presenza militare nel paese.
Occhi anche sulla politica monetaria in vista dell’annuncio della Bce di giovedì mentre prevale l’aspettativa di ulteriori tagli ai tassi in scia ai recenti dati sull’inflazione di Francia e Italia.
Spostando lo sguardo sul fronte asiatico, gli operatori sperano che l’Assemblea nazionale del popolo cinese annunci un aumento della spesa fiscale per sostenere la domanda interna e compensare i rischi legati ai dazi statunitensi.
Dall’agenda macro, attesi alle ore 9.45 il PMI manifatturiero italiano, alle 9.55 quello tedesco, alle 10.30 quello del Regno Unito e alle 11.00 i prezzi al consumo dell’Eurozona.
A febbraio l’indice Pmi manifatturiero cinese si è attestato a 50,8 punti, in miglioramento oltre le attese (50,4) e rispetto a gennaio (50,1 punti).
Il dato finale di febbraio del PMI manifatturiero giapponese della Jibun Bank è stato pari a 49,0 punti, al di sopra del consensus (48,9 punti) e dei 48,7 punti del preliminare.
A Piazza Affari, riflettori su Unicredit, nel giorno in cui Andrea Orcel andrà a Palazzo Chigi a incontrare il governo, e sui titoli del lusso, in scia ai rumour di un accordo tra Prada e Capri holding per l’acquisizione di Versace.