Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura in rosso di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano entrambe lo 0,3%, Hong Kong cede lo 0,4%, seguita dal Giappone con Nikkei a -1,3% e Topix a -0,7%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -2,6%, l’S&P500 a -1,8% e il Dow Jones a -1,5%.
Continuano a pesare le tensione commerciali con l’entrata in vigore, in queste ore, dei dazi imposti da Trump sui prodotti canadesi e messicani, con un tassazione fino al 25%, che si aggiungono all’aumento dei dazi sui prodotti importati dalla Cina, che passano ora dal 10% al 20%.
Inoltre, il presidente Usa ha dichiarato che dal prossimo 2 aprile potrebbero essere adottati dazi sui prodotti agricoli.
Pechino ha annunciato altre contromisure come ulteriori tariffe del 15% su una serie di prodotti statunitensi, tra cui pollo, grano, mais e di un ulteriore. Ha inoltre imposto dazi del 10% su altre materie prime come soia, maiale, manzo, frutta, verdura e latticini. Questi dazi entreranno in vigore il 10 marzo.
In Asia, gli investitori sono focalizzati anche sulla riunione del Congresso nazionale del popolo, che prenderà il via domani, a Pechino, tra le aspettative che la Cina annuncerà misure per stimolare l’economia.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,049 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 149,2. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1%) a 70,9 dollari al barile e il Wti (-0,8%) a 67,8 dollari.