Campari – Vendite +2,4% ed Ebit rettificato -2,5% organicamente nel 2024, proposta cedola di €0,065

Nell’esercizio 2024 le vendite del Gruppo sono state pari a 3.070 milioni, in aumento del 2,4% organicamente e complessivamente del 5,2%. L’effetto perimetro è stato del +2,7%, principalmente guidato da Courvoisier e dai brand in distribuzione, mentre l’effetto cambio è stato del +0,1%.

L’EBIT rettificato si è attestato a 605 milioni, in calo del 2,5% organicamente e complessivamente del 2,2%, con un margine del 19,7%.

L’EBITDA rettificato è stato pari a 733 milioni, in crescita dello 0,1% organicamente e complessivamente dello 0,5%, con un margine del 23,9%.

L’utile del Gruppo rettificato si è attestato a 376 milioni, in calo complessivamente del 3,7%. L’utile netto del Gruppo è stato pari a 202 milioni, in calo del 39,0%.

L’indebitamento finanziario netto si è fissato a 2.377 milioni, in aumento di 523 milioni rispetto all’anno precedente, “dovuto principalmente alle acquisizioni e agli investimenti straordinari, parzialmente compensati da una generazione di cassa solida. Il multiplo di debito finanziario netto rispetto all’EBITDA-rettificato è pari a 3,2 volte rispetto a 2,5 volte dell’anno precedente e a 3,5 volte settembre 2024”.

Il dividendo annuale proposto per l’esercizio è pari a €0,065 per azione, allineato all’anno
precedente.

“Nell’attuale contesto di ridotta visibilità sulla durata dei fattori ciclici, ci si attende che il 2025 sia un anno di transizione”.

“La crescita delle vendite organiche dell’anno è prevista ancora moderata, con un miglioramento del trend nella seconda metà dell’anno”. “L’EBITrettificato organico è previsto rimanere invariato nell’anno”.

“La performance dell’EBIT rettificato è previsto essere concentrata nella seconda parte
dell’anno a causa del dell’impatto avverso del phasing del miglioramento del margine lordo, degli investimenti in spese di pubblicità e promozione e dei benefici derivanti dai costi di struttura”.

“Il potenziale impatto in dodici mesi dei dazi al 25% sulle importazioni dal Messico, dal Canada e dall’Europa verso gli Stati Uniti, non incluso nella guidance sopra indicata, è stimato in circa 90-100 milioni prima di potenziali azioni di mitigazione, attualmente in fase di valutazione. Per il 2025, il possibile impatto, prima di azioni di mitigazione, è previsto essere di circa 35 milioni a partire da marzo 2025 per le importazioni negli Stati Uniti dal Messico e dal Canada”.

La guidance di medio termine annunciata il 29 ottobre 2024 è confermata.