Rimbalzo in avvio per le principali borse europee dopo i forti cali di ieri.
A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,7% a 38.373 punti, preceduto dal Dax di Francoforte (+2,7%), dall’Ibex35 di Madrid (+2,1%) ma seguito dal Cac 40 di Parigi (+1,6%) e dal Ftse 100 di Londra (+0,6%).
I mercati sembrano trovare sollievo nelle parole del segretario al Commercio americano, Howard Lutnick, secondo il quale Trump “cercherà una soluzione” e annuncerà un “compromesso ” sui dazi nei confronti di Messico e Canada, spiegando che gli Stati Uniti potrebbero comunicare un percorso per l’esenzione tariffaria sui beni dei due Paesi confinanti coperti dall’accordo di libero scambio del Nord America. Il presidente Usa ha intanto ribadito le tariffe del 25% su alluminio, rame e acciaio.
Resta l’attenzione anche sui tentativi di pace in Ucraina con la Germania che ha dichiarato che sbloccherà centinaia di miliardi di euro per investimenti in difesa e infrastrutture e con Trump che ha detto di aver ricevuto un’importante lettera da Zelensky, nella quale si dice pronto a sedersi al tavolo della pace e a firmare l’accordo sui minerali.
Occhi anche sulle banche centrali, in vista, stasera, del beige book della Fed e degli annunci della Bce di domani.
Sul fronte asiatico, il Congresso nazionale del popolo cinese ha fissato un obiettivo di crescita economica di circa il 5% per il 2025.
Dall’agenda macro, attesi dalle 09:45 alle 10:30 i PMI servizi e composito di Italia, Francia, Germania, Eurozona; Regno Unito, febbraio finale; alle 10:00, in Italia, il PIL 4Q24 finale; alle 11:00, in Italia, le vendite al dettaglio di gennaio; alle 11:00, nell’Eurozona, i prezzi alla produzione di gennaio.
A gennaio la produzione industriale della Francia è scesa dello 0.6% su base mensile, contro le attese (+0,3%), dopo il -0,5% di dicembre.
Il dato finale di febbraio del PMI servizi giapponese si è attestato a 53,7 punti, al di sopra dei 53,0 punti del dato preliminare e dei 53,1 punti delle attese. L’indice composito, che comprende anche l’attività manifatturiera, si è fissato a 52,0 punti, rispetto ai 51,1 punti della rilevazione preliminare e ai 51,6 punti del consensus.
A febbraio il Pmi composito cinese è salito a 51,5 punti dai 51,1 di gennaio con le attese che indicavano un dato pari a 51,4 punti. L’indice servizi è aumentato a 51,4 punti dai 51,2 di gennaio e dai 51,0 punti delle attese.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,066 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 149,4. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,2%) a 70,9 dollari al barile e il Wti (-0,6%) a 67,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 100 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,68%.
Tornando a Piazza Affari, corrono in avvio Buzzi (+6,3%), Iveco che rimbalza a +4%, e Prysmian e STM (entrambe +3,2%) mentre si posizionano in coda le utilities Italgas (-2,3%), Terna ed Hera (entrambe -2,2%).