Avvio misto a Wall Street, con l’attenzione ancora rivolta alle tensioni commerciali, alla Fed e all’agenda macroeconomica.
Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna lo 0,2%, lo S&P 500 scambia intorno alla parità, mentre il Nasdaq cede lo 0,3%.
I mercati sembrano avere trovato sollievo nelle parole del segretario al Commercio americano, Howard Lutnick, secondo il quale Trump “cercherà una soluzione” e annuncerà un “compromesso” sui dazi nei confronti di Messico e Canada, spiegando che gli Stati Uniti potrebbero comunicare un percorso per l’esenzione tariffaria sui beni dei due Paesi confinanti coperti dall’accordo di libero scambio del Nord America.
Il presidente Usa ha intanto ribadito le tariffe del 25% su alluminio, rame e acciaio.
Resta poi l’attenzione sui tassi d’interesse e sulle prossime mosse della Federal Reserve: nuovi segnali sono attesi in serata con l’uscita del Beige Book della Fed.
Dall’agenda macro odierna è intanto emerso che l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato, nella settimana al 28 febbraio, un incremento del 20,4%, dopo il -1,2% della settimana precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,076, mentre il dollaro/yen scende a 148,6. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-2,1%) a 69,5 dollari e il Wti (-2,7%) a 66,5 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 3,91% al 4,19%.