Wall Street chiude la seconda seduta della settimana ancora in forte calo in scia alle preoccupazioni sulle conseguenze di una guerra commerciale globale.
Il bilancio della giornata vede l’S&P 500 a -1,22%, il Nasdaq a -0,35% e il Dow Jones a -1,55%.
Donald Trump ha reso operativi i dazi per Canada Messico e Cina, che entreranno in vigore martedì, con il gigante asiatico che ha subito risposto tassando i prodotti alimentari provenienti dagli States.
Successivamente sono arrivate anche le risposte di Canada e Messico, con Trudeau che ha attaccato il presidente americano accusandolo di aver iniziato una guerra commerciale con il suo paese mentre prende accordi con Putin per il destino dell’Ucraina.
Il vicino e alleato storico degli USA è pronto a rispondere ai dazi tassando oltre 100 miliardi di dollari di beni americani.
L’annuncio di Donald Trump sui dazi ha schiacciato le speranze di Wall Street sulla possibilità di una strada meno aggressiva nello scontro commerciale globale sopratutto dopo l’uscita l’unedi del report sul settore manifatturiero, ancora in crescita ma non quanto le attese.
A preoccupare è stato sopratutto il calo dei nuovi ordini e l’aumento dei prezzi, mentre gli analisti cercano di capire chi nella filiera avrà gli impatti maggiori e su chi le aziende scaricheranno la crescita dei costi.
Nonostante tutto la maggior parte degli analisti si aspetta ancora un economia in crescita nel primo trimestre 2025, seppur in rallentamento rispetto alle precedenti previsioni.
Tornando all’azionario a subire l’escalation è stato sopratutto il retail. Best Buy ha perso il 13,3% nel peggior calo dell’S&P500 in scia a previsioni inferiori alle attese e alle preoccupazioni sulle importazioni, vitali per tutto il settore come ha sottolineato il Ceo Corie Barry.
Seduta difficile anche per il settore finanziario con JPMorgan in calo del 4% e Bank of America del 6,3%.
In forte calo anche la società di Elon Musk, Tesla, che ha chiuso a -4,43%.
A bilanciare le perdite il rimbalzo di Nvidia che dopo un calo di quasi il 20% negli ultimi 7 giorni ha chiuso a +1,69%.
Un magra consolazione in un mercato caratterizzato sopratutto da segni rossi.
Passando alle materie prime il Brent ha chiuso a -0,81% a 71,04 dollari al barile. In calo anche il Wti a -0,16% a 68,26 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi l’oro ha chiuso a +0,67% a 2.920,6 dollari l’oncia. In rialzo anche l’argento a +0,22% a 32,38 dollari l’oncia.
Infine questa mattina sul Forex l’euro/dollaro è in lieve rialzo a 1,06 e il dollaro/yen in leggero calo a 149,65.