Gli eurolistini chiudono perlopiù in rialzo mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 38.780 punti (+0,7%) in guadagno come il DAX di Francoforte (+1,6%), il CAC 40 di Parigi (+0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%). Chiude sotto la pari il Ftse 100 di Londra (-0,9%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede l’1,8%, lo S&P 500 l’1,5% e il Dow Jones lo 0,9%.
Gli investitori restano intenti a monitorare lo stato di salute dell’economia americana e le prossime mosse della Federal Reserve sui tassi d’interesse.
Oggi la Bce ha ridotto il tasso sui depositi di 25 punti base al 2,50% da 2,75%. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento è sceso al 2,65% dal 2,90%, quello sui prestiti marginali al 2,90% dal 3,15%.
Sullo sfondo, restano monitorate le tensioni commerciali, con i dazi statunitensi sulle auto provenienti da Messico e Canada che slitteranno di un mese.
Sul fronte macro, nella settimana al primo marzo le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti sono state 221mila, al di sotto delle 235mila delle attese e delle 242mila della settimana precedente.
A gennaio il dato finale diffuso dal Dipartimento del Commercio sulle scorte all’ingrosso statunitensi ha evidenziato un +0,8% su base mensile, al di sopra del +0,7% del preliminare e delle attese. Il dato finale di dicembre si era attestato a -0,5%.
Sempre nello stesso mese, le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono peggiorate, contro le attese (+0,1%), a -0,3% su base mensile, rispetto alla variazione nulla di dicembre. Su base annua, il dato ha rallentato, più del consensus (+1,9%), a +1,5% dal +2,2% del mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,082, il dollaro/yen scende a 148,0. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,8%) a 68,8 dollari e il Wti (-0,9%) a 65,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 106 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,93%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Finecobank (+8,1%), Buzzi (+8,0%), Stmicroelectronics (+4,5%), Bper Banca (+3,2%) mentre chiudono in coda Amplifon (-15,7%) seguita da Inwit (-4,4%), Cucinelli (-3,7%), Diasorin (-3,4%).