Mercati – Europa peggiora a metà seduta, Piazza Affari rallenta a +0,2%

Le borse europee peggiorano a metà seduta con i futures di Wall Street che viaggiano in calo.

A Milano, il Ftse Mib rallenta con un +0,2% a 38.594 punti, in linea al Dax di Francoforte (+0,2%) e seguito dall’Ibex35 di Madrid (-0,4%), dal Cac 40 di Parigi (-0,5%) e dal Ftse 100 di Londra (-0,9%).

Gli investitori si muovono cauti in vista dell’annuncio sui tassi, da parte della BCE, alle 14:15 e della successiva conferenza stampa della presidente Christine Lagarde, con le previsioni che indicano un ulteriore taglio da 25 punti base.

Restano allo stesso tempo monitorati i rapporti commerciali, con i dazi statunitensi sulle auto provenienti da Messico e Canada che slitteranno di un mese, e quelli geopolitici nel giorno in cui si riunisce il Consiglio europeo a Bruxelles, al quale partecipa anche il presidente ucraino Zelensky.

Dall’agenda macro, a gennaio, le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono peggiorate, contro le attese (+0,1%), a -0,3% su base mensile, rispetto alla variazione nulla di dicembre (rivisto da -0,2%). Su base annua, il dato ha rallentato, più del consensus (+1,9%), a +1,5% dal +2,2% del mese precedente (rivisto da +1,9%).

Attese nel pomeriggio, dagli Usa, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e le scorte all’ingrosso finali di gennaio.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,079 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 148,0. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+0,4%) a 69,6 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 66,6 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette a 106 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,91%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue il rally di Buzzi (+4,8%) ancora in scia al maxi-piano di investimenti tedeschi in infrastrutture, seguita da Finecobank (+4,5%), dopo i dati sulla raccolta netta di febbraio, e Bper (+2,9%), mentre scivola in coda Cucinelli (-3,2%), preceduta da Inwit (-2,6%) e Diasorin (-1,9%).