Wall Street tenta il rimbalzo e chiude la seduta di mercoledì in rialzo in scia anche alle parole di Donald Trump che ha deciso di ritardare di un mese l’entrata in vigori dei dazi sulla componentistica automotive.
Il bilancio della giornata vede l’S&P 500 a +1,12%, il Nasdaq a +1,46% e il Dow Jones a +1,14%.
La decisione del presidente americano è arrivata dopo gli incontri con Ford, General Motors e Stellantis (proprietaria di Chrysler).
Tutti e tre i colossi automobilistici hanno spiegato l’impatto dei dazi su Messico e Canada, vista l’importanza di questi paesi per la produzione di componenti essenziali per il settore.
Secondo gli analisti il timore maggiore non è sull’erosione degli utili delle grandi aziende ma sulla capacità di spesa delle famiglie americane che sono già alle prese con un’inflazione in aumento proprio dovuta alle politiche di Trump.
La fiducia dei consumatori americani è infatti in calo e anche le aziende fanno fatica a stare al passo con le decisioni che arrivano da Washington e che porteranno, se dovessero proseguire con quest’andamento schizzofrenico, a una stagnazione della crescita.
Tornando all’azionario vola Brown-Forman, la società proprietaria del brand Jack Daniel, che ha pubblicato risultati superiori al consensus e ha confermato le attese per l’anno in corso.
Il Ceo Lawson Whiting ha precisato che la scelta degli esercenti canadesi di rimuovere i prodotti americani dagli scaffali in risposta ai dazi di Trump è peggiore dei dazi stessi, ma ha ricordato che il mercato del vicino americano conta solo per l’1% delle vendite totali.
Rimbalza Tesla che chiude a +2,6% dopo 9 giorni sugli ulltimi 12 di forti cali. La società di Musk ha perso oltre il 25% nell’ultimo mese.
Anche Nvidia chiude in rialzo per il secondo giorno consecutivo a +1,13% ma mantiene un bilancio negativo del -6,03% dal 6 febbraio 2025.
Sul fronte delle sconfitte troviamo Campbells. La società alimentare ha chiuso a -2,9% dopo aver tagliato le previsioni per l’anno in corso.
Passando alle materie prime il Brent ha chiuso a -2,45% a 69,3 dollari al barile. In calo anche il Wti a -2,88% a 66,31 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi l’oro ha chiuso a +0,18% a 2.926 dollari l’oncia. Più deciso il rialzo dell’argento a +2,33% a 33,13 dollari l’oncia.
Infine questa mattina sul Forex l’euro/dollaro è in lieve rialzo a 1,08 e il dollaro/yen in leggero calo a 148,79.