Avvio debole a Wall Street, in scia agli ultimi dati sul lavoro negli Stati Uniti.
Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede lo 0,25%, lo S&P 500 lo 0,2%, il Nasdaq lo 0,1%.
Focus principale sul mercato del lavoro americano, con gli investitori intenti a trarre nuove indicazioni sullo stato di salute della prima economia mondiale e sulle prossime mosse della Federal Reserve.
Il Job Report di febbraio ha evidenziato la creazione di 151mila posti di lavoro negli Stati Uniti (Nonfarm payrolls), al di sotto delle attese (160mila) ma al di sopra del dato del mese precedente (125mila).
Al contempo, è emerso che il tasso di disoccupazione in America è al 4,1% dal 4,0% del mese precedente, contro le previsioni che davano l’indicatore stabile.
Sullo sfondo persistono le incertezze legate ai tentativi di pace in Ucraina e ai continui cambiamenti nell’approccio di Trump ai dazi. Il presidente Usa ha infatti deciso di rinviare di un mese le tariffe al 25% sulla maggior parte dei beni messicani e canadesi il giorno dopo aver concesso una proroga di 30 giorni alle case automobilistiche.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,087, mentre il dollaro/yen scende a 147,0. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+2,0%) a 70,9 dollari e il Wti (+0,4%) a 67,7 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni scendono rispettivamente al 3,91% al 4,23%.