Le borse europee peggiorano a metà seduta con i futures di Wall Street in calo.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,3% a 38.482 punti, seguito dal Ftse 100 di Londra (-0,5%), dal Cac 40 di Parigi (-0,5%), dal Dax di Francoforte (-0,8%) e dall’Ibex35 di Madrid (-0,9%).
Gli investitori restano cauti in scia alle politiche protezionistiche messe in campo da Trump e ai tagli radicali ai posti di lavoro governativi che stanno intaccando la fiducia sull’andamento dell’economia statunitense.
Economia che, come affermato, nel weekend, dal presidente Usa, sta affrontando “un periodo di transizione “, mentre il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha messo in guardia da interruzioni della crescita, ribandendo allo stesso tempo l’impegno del governo per una politica del dollaro forte.
Ulteriori indicazioni dovrebbero arrivare, in particolare, dall’agenda macro, in attesa, dagli Usa, dei prezzi al consumo (mercoledì), dei prezzi alla produzione e delle richieste di sussidi di disoccupazione (entrambi giovedì).
Resta l’attenzione anche sulle questioni geopolitiche nel giorno della riunione dell’Eurogruppo e con la prospettiva di un incremento degli investimenti su riarmo e infrastrutture.
Dall’agenda macro, a gennaio, in Italia, i prezzi della produzione industriale sono aumentati dell’1,6% su base mensile, dopo il +0,6% di dicembre. Il dato su base annua è salito del 4,4% a seguito del +1,1% del mese precedente.
Nello stesso mese, la Germania ha registrato un incremento della produzione industriale del 2,0% su base mensile, oltre il +1,5% delle attese e a fronte del -1,5% del mese precedente, e un surplus della bilancia commerciale di 16,0 miliardi, sotto il consensus (21,0 miliardi), dopo i 20,7 miliardi di dicembre.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,086 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 147,0. Tra le materie prime, il petrolio torna in leggero rialzo con il Brent (+0,3%) a 70,6 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 67,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette a 107 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,87%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Hera (+3,5%), seguita da Diasorin (+2,3%) ed Enel (+2%) mentre scivola in coda Azimut (-2,7%), preceduta da MPS (-2,6%) e Saipem (-2,4%).