Mercati – Partenza sottotono per il Vecchio Continente con Milano a -0,1%

Partenza debole per le principali borse europee con lo sguardo sull’agenda macro, le questioni geopolitiche e i timori per la guerra commerciale.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,1% a 38.563 punti, in calo come il Ftse 100 di Londra (-0,2%), l’Ibex35 di Madrid (-0,3%), mentre il Cac 40 di Parigi è flat e il Dax di Francoforte tiene a +0,1%.

Sul fronte macro, in Germania la produzione industriale è aumentata più delle attese a gennaio. Infatti, ha evidenziato un incremento mensile del 2% dopo il -1,5% di dicembre (dato rivisto da -2,4%). Le stime degli economisti erano per un aumento dell’1,6%. Su base annua, invece, ha registrato un calo dell’1,6% dal -2,2% del mese precedente.

Sempre in Germania a gennaio, la bilancia commerciale è risultata pari a 16 miliardi, in calo rispetto ai precedenti 20,7 miliardi (la previsione era di 21 miliardi).

Attesi in giornata, poi, i prezzi alla produzione di gennaio dell’Italia e la fiducia dei consumatori USA di febbraio.

Oltreoceano, il presidente Trump ha avvertito di un possibile shutdown del governo se il Congresso non dovesse riuscire ad approvare il disegno di legge di un finanziamento temporaneo prima della scadenza del 14 marzo. Tuttavia, ha espresso ottimismo sul fatto che una risoluzione continua sarà approvata.

Sul fronte geopolitico, il braccio destro di Trump, Elon Musk, avrebbe minacciato l’Ucraina di spegnere Starlink, salvo poi ritrattare, ma ha al contempo affermato che gli Stati Uniti dovrebbero uscire dalla Nato sostenendo che “non ha senso che l’America paghi per la difesa dell’Europa”.

Il tutto in un clima frenato dai timori legati alla guerra commerciale con la Cina che ha affermato che imporrà dazi di ritorsione sulle importazioni di alcuni prodotti dal Canada.

Inoltre, da oggi, 10 marzo, Pechino applica nuove tariffe più alte – del 10% e del 15% – su una serie di beni agricoli americani, in risposta all’ultimo aumento dei dazi lanciato da Trump sulle importazioni cinesi.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,081 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 147,3. Tra le materie prime, petrolio flat con il Brent a 70,4 dollari al barile e il Wti a 67,0 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 113 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,95%.

Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Leonardo (+1,9%), seguita da Pirelli (+1,6%), Hera e Amplifon (+1,3%). In coda invece Bper (-2,1%), Fineco (-2%), Popolare di Sondrio (-1,9%) e Buzzi (-1,8%).