Wall Street chiude una settimana sulle montagne russe con 3 giorni su 5 chiusi in rosso e con i guadagni che non riescono a bilanciare le perdite.
Anche allungando lo sguado alll’ultimo mese il saldo resta negativo con una perdita per l’S&P500 del 4,24%.
Così la seduta di venerdì vede l’S&P 500 a +0,55%, il Nasdaq a +0,7% e il Dow Jones a +0,52%.
La seduta di venerdì era iniziate con il segno meno salvo poi invertire la rotta dopo le parole della Federal Reserve secondo cui l’economia è per il momento stabile e non richiede per ora un taglio dei tassi da parte della banca centrale.
A sostenere la tesi della Fed ci ha pensato il report sul mercato del lavoro che ha visto il livello di occupazione aumentato di 151.000 unità, leggermente sotto le attese ma in crescita rispetto a gennaio.
Secondo gli analisti però il timore maggiore resta focalizzato sulla capacità di spesa delle famiglie americane che sono già alle prese con un’inflazione in aumento e peggiorata dalle politiche commerciali di Trump.
La fiducia dei consumatori americani è infatti in calo e anche le aziende fanno fatica a stare al passo con le decisioni che arrivano da Washington e che potrebbero portare, se dovessero proseguire con quest’andamento schizzofrenico, a una stagnazione.
Tornando all’azionario vola Walgreens Boots Alliance (+7,5%). Il leader mondiale nella distribusione di prodotti per la salute e il benessere ha accettato l’offerta di acquisto da parte del private equity Sycamore Partners per 23,7 miliardi di dollari.
In forte rialzo anche Broadcom (+8,6%) dopo aver pubblicato risultati superiori alle attese per l’ultimo quarto 2024. Il produttori di micro chip ha soddisfatto le aspettative degli analisti anche per le previsioni 2025.
Tra le perdite maggiori troviamo Hewlett Packard che ha chiuso a -12% dopo aver deluso, seppur di poco, le attese per l’ultimo quarto 2024.
In calo anche Cotsco a -6,1% dopo conti interiori al consensus. Il settore retail è uno di quelli che sta subendo più degli altri gli effetti delle politiche commerciali e della capacità di spesa delle famiglie americane.
Passando alle materie prime il Brent ha chiuso a +1,3% a 70,36 dollari al barile. Positivo anche il Wti a +1,02% a 67,04 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi l’oro ha chiuso l’ultima seduta a +0,35% a 2.924,24 dollari l’oncia. Più deciso il rialzo dell’argento a +0,61% a 33,01 dollari l’oncia.
Infine questa mattina sul Forex l’euro/dollaro è invariato a 1,084 e il dollaro/yen in leggero calo a 147,69.