Si precisa che a partire da aprile 2022 l’economia turca è considerata “iperinflazionata” in base ai criteri stabiliti dallo “IAS 29-Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate”.
Il Cda di Cementir Holding ha presentato i risultati economici consolidati del 2024 “Non-GAAP”, che escludono sia gli impatti dell’applicazione dello IAS 29 sia la rivalutazione degli immobili non industriali in Turchia. Questa rappresentazione consente una migliore comparazione della performance del Gruppo rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.
Nel 2024 sono cresciuti i volumi di vendita di cemento (+0,5%), calcestruzzo (+7%) e aggregati (+7,1%) sul 2023.
I ricavi delle vendite e prestazioni del Gruppo, pari a 1.648,8 milioni, sono diminuiti del 2,7% rispetto ai 1.694,6 milioni del 2023. La contrazione è stata diffusa in tutte le aree geografiche ad eccezione della Turchia e della Svezia, influenzata dalla riduzione dei volumi in alcune regioni e dal forte deprezzamento delle valute in Turchia ed Egitto. A cambi costanti 2023 i ricavi sarebbero stati pari a 1.795,7 milioni, in crescita del 6,0%.
L’Ebitda è diminuito del 5,4% a 399,3 milioni, a seguito dei minori risultati conseguiti in tutte le aree geografiche ad eccezione di Egitto, Turchia e Svezia. Si evidenzia che il margine operativo lordo del 2024 include oneri non ricorrenti per 4,4 milioni, mentre nel 2023 il dato comprendeva proventi netti non ricorrenti per circa 11,6 milioni derivanti da plusvalenze su cessioni di terreni e macchinari. Al netto di queste voci non ricorrenti, la voce ammonta a 403,6 milioni, in calo dell’1,6%.
L’incidenza del margine operativo lordo sui ricavi si è attestata al 24,2% rispetto al 24,9% del 2023.
A cambi costanti 2023, il margine operativo lordo sarebbe stato pari a 432,1 milioni, in crescita del 2,4%.
L’Ebit, tenuto conto di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 132,6 milioni (122,6 mln nel 2023), è sceso del 10,9% a 266,7 milioni. A cambi costanti 2023, sarebbe stato pari a 294,7 milioni, in diminuzione dell’1,5%.
L’utile netto di Gruppo, dedotto il risultato di pertinenza degli azionisti terzi, è pari a 223,8 milioni (223,3 mln nel 2023).
Nel 2024 il Gruppo ha effettuato investimenti complessivi per circa 171,3 milioni (147,9 mln nel 2023).
La cassa netta al 31 dicembre 2024, pari a 290,4 milioni, è migliorata di 72,8 milioni rispetto a una posizione di cassa netta di 217,6 milioni di fine 2023, e include la
distribuzione di dividendi della Capogruppo per 43,5 milioni, dividendi per 14 milioni erogati ad azionisti terzi; investimenti straordinari tra cui l’aumento della partecipazione nella controllata egiziana per 30 milioni e l’acquisizione di un impianto di calcestruzzo e di una partecipazione di minoranza in Danimarca per circa 18 milioni. La posizione di cassa netta comprende 90,8 milioni di debito legato all’applicazione del principio contabile IFRS
16 (82,3 mln nel 2023).
Il Cda inoltre ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, prevista per il
28 aprile 2025, la distribuzione di un dividendo di 0,28 euro per ciascuna azione
ordinaria in circolazione, invariato rispetto al 2023, per un importo complessivo al netto delle azioni proprie di 43,5 milioni, utilizzando il risultato d’esercizio.
Il dividendo sarà posto in pagamento il 21 maggio 2025 previo stacco della cedola il 19 maggio e record date il 20 maggio.
Il management ha sottolineato come lo scenario macroeconomico continua a essere caratterizzato da un’elevata incertezza, con una crescita globale debole ma con andamenti differenziati tra le varie aree. Le prospettive degli scambi internazionali potrebbero risentire negativamente non solo dell’acuirsi delle tensioni geopolitiche, ma anche dell’inasprimento della politica commerciale statunitense. I prezzi del petrolio sono aumentati e le quotazioni del gas naturale restano volatili e soggette a pressioni al rialzo per fattori legati sia alla domanda che all’offerta.
Per il 2025 il Gruppo prevede di raggiungere ricavi consolidati di circa 1,75 miliardi, un margine operativo lordo di circa 415 milioni e una posizione di cassa netta di circa 410 milioni, a parità di perimetro. Gli investimenti previsti sono pari a circa 98 milioni.