Avvio misto per le principali borse europee in un contesto ancora di incertezza.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 38.332 punti, sopra la parità come il Dax di Francoforte (+0,7%) e il Cac40 di Parigi (+0,5%); più arretrati l’Ibex35 di Madrid (flat) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).
Il clima resta appesantito dai timori che i dazi e i tagli alla spesa pubblica possano affossare la crescita statunitense.
Timori alimentati anche dalle parole di Trump, il quale ha affermato che “C’è sempre un periodo di transizione”, in risposta a chi gli chiedeva del rischio recessione, senza, peraltro, neanche escludere un aumento dell’inflazione per effetto dei dazi.
Nel frattempo, il Congresso Usa sarà impegnato oggi, 11 marzo, nella votazione per scongiurare un parziale shutdown.
Ulteriori spunti sono attesi, sempre oltreoceano, in particolare dall’inflazione (domani), dai prezzi alla produzione e dalle richieste di sussidi di disoccupazione (entrambi giovedì).
Sul forex, il cambio euro/dollaro balza a 1,089 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 146,9. Nelle materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,4%) a 69,5 dollari e il Wti (+0,3%) a 66,2 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund riparte da 107 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,92%.
A Piazza Affari, corre in avvio Prysmian (+3,4%), seguita da Buzzi (+1,9%) dopo che JP Morgan ne ha alzato il target price da 46 a 55 euro, e Finecobank (+1%); in coda Stellantis (-1,4%), Tenaris (-1,3%), Moncler e Saipem (entrambi -1,1%).